Almanacco Italiano 1904 (parte seconda) di

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      perta di lana, sa cui si pone appena uscito dal bagno, e in quella si avviluppa. Se deve sudare dopo il bagno, l'ammalato si eopra con più coperte di lana e gli si raccomandi di star molto calmo. Quando ha sudato per una mezz'ora, si levano le coperte di lana, scoprendo prima la parte superiore del corpo, soffregandola con un asciugamano spugnoso e gii si mette un corpetto o una camicia scaldata; poi si liberano dalle coperte e si asciugano le ahre parti del corpo, infine si ritira la coperta di lana e l'ammalato si adagia comodamente nel letto. Agli ammalati che escono dal bagno caldo spossati si somministri una tazza di brodo o un bicchiere di vino generoso: il loro sonno non deve essere disturbato.
      Secondo la grandezza della vasca occorrono 250-300 litri d'acqua per gli alulti: per le vasche dei fanciulli ce ne vogliono solamente 100-150 litri.
      Bagni salsi: 3 a 5 kg. di sai di cucina o di mare. — Bagni alcalini: 800 gr. di bicarbonato di soda. — Bagni solforosi: si versano nel bagno 100-150 gr. di fegato di zolfo liquido. — Il bagno con amido si prepara sciogliendo 200 gr. d'amido in due litri d'acqua e mescolandoli al bagno lentamente ed agitando. — Il bagno aromatico si prepara infondendo per un'ora 600 gr. d'erbe odorose (rosmarino, nardo, timo, ec.) in 10 litri d'acqua bollente, 11 tutto si passa per panno e si aggiunge al bagno. — Il pediluvio e il maniluvio di senape si preparano sciogliendo 150 gr. di farina di senape in 3 lit.i d'acqua fredda, che si versano nel recipiente ripieno d'acqua portata alla temperatura conveniente. Il bagno intiero di senape si prepara ponendo 1 kg. di farina di senape chiuso in un sacchetto di tela fina, che s'immerge nel bagno. — 11 bagno di crusca si ottiene facendo bollire per 10 minuti in 5 o 6 litri d'acqua 1 kg. di crusca, passarla e mescolare il filtrato nel bagno.
      Sono usati anche i bagni d'acqua calda e quelli a vapore. Essi vengono somministrati in stufe totali (sale in cui gli ammalati sono sottoposti al contatto del calore) o in casse o stufe limitate, nelle quali la testa rimaue all'aria libera. Queste stufe, totali o limitate, possono essere secche od umide, secondo che vi si fa penetrare aria calda o del vapore d'acqua. Nelle stufe secche la temperatura oscilla da 35® a 50° C., in media 40° C. ; nelle stufe umide essa varia fra 35® e 70® O ; in media 45® C. — Si può nello stesso tempo impregnare il vapore di prodotti medicamentosi (terebentina, joduro di potassio ec.) o fare svolgere nelle stufe secche delle fumigazioni, p. es. di essenza di pino, di ginepro, ec. — La durata d'un bagno di su-dazione non deve sorpassare 25 minuti. — Il bagno russo è una stufa umida, in prossimità della quale si trova una sala d'immersione fredda e un salone di riposo dove si pratica il massaggio. — Il bagno turco è
      una stufa secca, presso la quale si trovano pure una sala per l'idroterapia fredda e e pel massaggio.
      Carte senapate. — Esse si applicano bagnate nell'acqua calda e si lasciano agire da 5 a 10 minuti sulle diverse parti del oorpo (petto, dorso, faccia interne dello cosce e delle gambe, braccia). Indi la parte arrossata si copre con un fazzoletto di lino o si spalma di polvere di riso, di cipria o di fior di farina, per calmarne il bruciore.
      Cataplasmi. — Poltiglie molli fatte ordinariamente di farina di seme di li»o, ovvero col pane, la farina comune, le fecole, ec. I cataplasmi, a seconda la natura del componente, godono di proprietà emollienti, astringenti, calmanti, risolventi, irritanti, ec.; sovente servono semplicemente da veicoli di taluni medicamenti, che appllcansi sulla cute.
      Chinina (Solfato o bisoifato di). - Febbrifugo, antipiretico. Si somministra internamente alla dose di gr. 0.15 a gr. 0.50 al più, avvolto in ostia o sciolto in un cucchiaio di cognac, o di acqua con un po'd'acido tartarico, ovvero con una goccia di acido solforico.
      Clisteri. — Le iniezioni di liquidi nel retto diconsi clisteri. Il più delle volte si fanno allo scopo di eccitare l'intestino. Questi clisteri si dicono clisteri aperienti. Per questo scopo si usa in generale l'acqua calda a circa 35® C., cui si aggiunge alquanto olio di oliva (1-2 cucchiai). La quantità del fluido che s'inietta non dovrebbe sorpassare i 200 o 300 gr. per gli adulti (per i bambini 60 gr., per i lattanti 25 gr.), perchè altrimenti il liquido iniettato verrebbe espulso troppo prestamente; l'introduzione si deve fare lentamente. — Se 1 clisteri restano senza effetto, si adoperano le irrigazioni con grandi quantità d'acqua fatte a mezzo dell'enteroclisma. — Il numero de* medicamenti che si possono introdurre nel retto per mezzo delia siringa noti è grande : sono specialmente le soluzioni di sostanze astringenti (allume, tannino, acetato di piombo), dei medicamenti antispasmodici e sedativi (valeriana, infusioni di camomilla, oppio, belladonna, cloralio idrato). — I clisteri nutrienti, che si fanno ai soggetti che non possono introdurre o ritenere alcun alimento per bocca o nello stomaco, sono di latte, di consommé, di carne, d'uova, di vino. In questi ultimi tempi s'è impiegato l'albumina, il peptone. Questi clisteri, per non essere espulsi, debbono essere, per ogni volta, in piccola dose (100 gr.).
      Cocaina (Cloridrato di). — Polvere anesteslca e analgesica. Si usa internamente (alla dose di gr. 0.20 a 0.25 in 100 gr. d'acqua, da bersene un cucchiaio ogni 15 o 20 miunti, e non più di 2 a 3 cucchiai in tutto) nei dolori nevralgici dello stomaco e ne' vomiti ostinati di carattere nervoso. Nei do-
      T?DTM A -MinnWP serve a ridonare e conservare alla pelle la DDlilii lTlluUllIl morbidezza, la freschezza e la beltà della prima giovinezza. — Si vende in fiale con elegante astuccio a L. 3, cent. 80 per la spedizione; 3 fiale L. 9 franco di porto. — Deposito generale da MIGONE e C., via Torino, ia • Milano.
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Almanacco Italiano 1904 (parte seconda)
Piccola enciclopedia popolare della vita pratica
di
Bemporad Firenze
1904 pagine 672

   

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