Almanacco Italiano 1904 (parte seconda) di

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      lori del denti si strofinino le gengive con una soluzione di 16 centigr. di cocaina sciolti in 30 gr. d'acqua; in una carie dentaria, nettato prima il dente, si ponga un poco di cocaina in polvere nel foro, e questo si otturi con un poco d'ovatta. A calmare i dolori che danno le scottature, si applichino sulle parti scottate delle pezzuole di lino bagnate in una soluzione di 50 centigr. di cocaina e 100 gr. d'acqua; ovvero si può spalmare sulla parte scottata della vaselina alla cocaina.
      Disinfettanti e disinfezione. — Diconsi disinfettanti tutti i mezzi fisici e chimici atti a distruggere i germi delle malattie infettive. Sono agenti disinfettanti: il cloro e gì*ipocloriti, il solfo e vari suoi composti, l'acqua ossigenata, 1 sali metallici disinfettanti, il permanganato di potassa, il fenolo e i fenati, il sublimato corrosivo, il calore secco e umido, l'incinerazione.
      1) Disinfezione dei locali contaminati. — Essa si fa coi disinfettanti gazosi o colle disinfezioni liquide. Le prime sono i vapori di solfo, le seconde le soluzioni di sublimato. — Le disinfezioni col solfo si fanno bruciando 40 gr. di solfo per me. di ambiente, previa ermetica chiusura di tutte le aperture. Per bruciare il solfo si costruiranno dei fornelli di mattoni grandi così da potere contenere un chilogrammo di fiori di solfo; e per infiammarlo, su tuttala sua superficie vi si getterà dell'alcool, poi vi si applicherà il fuoco. Chiuso ermeticamente lo spazio sotto fumigazione, non si aprirà che 24 o 48 ore dopo. — Disinfezione al sublimato. — Si portino alla stufa secca tutti gli oggetti di mobilia (letterecci, tappezzerie e tappeti) e tutti gli oggetti stati a contatto dell' infermo. Lavare quindi i diverst pezzi con soluzioni di sublimato all'I per 1000. Per fare questi lavaggi può servire una spugna ovvero un polverizzatore a mano (Geneste e Herscher).
      2) Disinfezioni di oggetti di vestiario e letterecci. — Il solo procedimento da impiegarsi è il calore sotto forma di stufa a vapore sotto pressione. Si portano in sacchi impermeabili e in vetture speciali tutti gli oggetti rimasti a contatto del malato, come pure le tappezzerie e i tappeti, alle stufe municipali della città, se ne sono provviste, o alle stufe di particolari. Per le epidemie locali bisognerebbe fare uso delle stufe mobili. Ciascun quartiere dovrebbe possederne una o più, secondo la popolazione della città e l'estensione del quartiere.
      3) Disinfezione delle persone. — Essa comprende quella delle vestimenta, colle stufe suddette, e il lavaggio delle mani e del viso. Per le vestimenta s'impiegherà la stufa a vapore sotto pressione. Per le mani, utilizzare i mezzi seguenti: nettezza meccanica delle ugne; lavaggio e spazzolatura al sapone e all'acqua tanto calda, per quanto
      è possibile a resistersi per un minuto; lavaggio con una soluzione antisettica. Una delle migliori è quella al sublimato secondo la formula data più sopra.
      Nel caso che le mani siano rimaste lungo tempo in contatto di sostanze molto infettanti si aggiungano alle dette precauzionila seguente: Lavatura e spazzolatura all'alcool a 80 gradi durante un minuto almeno.
      La barba e i capelli debbono essere pure lavati, ed è bene tenerli corti.
      4) Disinfezione d'ile deiezioni. — La disinfezione delle materie fecali si può fare con una delle due formule seguenti: per ogni metro cubo di fecce:
      Acido fenico gr. 20
      Acido cloridrico „ 10
      Acqua lit. 1
      Solfato di ferro kg. 5
      Acqua lit. 5
      La disinfezione degli sputi si opera facendo sputare 1 tubercolotici in sputacchiere piene di segatura di legno, umettata con una delle tre formule seguenti: 1) Cloruro di zinco liquido a 45° gr. 100
      Acqua e glicerina * 1000
      2) Acido fenico cristallizzato gr. 5 Acqua „ 900 Glicerina „ 100
      3) Acido timico cristallizzato gr. 2 Alcool „ 60 Acqua „ 900 Gettare al fuoco il contenuto delle sputacchiere.
      Emetico (Tartaro). — Vomitivo e purganteenergico. Se ne fanno sciogliere 6 centigr. in un mezzo bicchier d'acqua : e tanto nei casi d'imbarazzo gastrico, quanto nei casi di avvelenamento se ne somministri un cucchiaio ogni 6 o 10 minuti, sino ad avere il vomito.
      Etere solforico. — Esternamente si usa farlo annusare ne'casi di eccitamento nervoso. Internamente poi agisce come eccitante, alla dose di 4 a 6 gocce in un cucchiaio di acqua zuccherata. Si può ripetere la dose ogni 10 o 15 minuti, due o tre volte in tutto.
      Fomentazioni. — Consistono nell'applicazione di liquidi caldi o freddi mercè tela, flanella, spugne. Le fomentazioni sono: antiflogistiche, emollienti, stittiche, rubefacienti, narcotiche. Applicando le fomentazioni bisogna badare che non si essicchino, e che non ne restino bagnati il letto e i panni dell'ammalato. Adoperandosi panni per le fumigazioni, questi si pieghino, secondo la fittezza del tessuto, ad 8 o più doppi e si stendano cosi da sporgere per 4 centimetri intorno alla parte che debbono coprire.
      I CAPELLI BIANCHI ~:,lco,oreprim,tlvoANTIC ANIZIE-MIGONE
      (Vedi annunzio di fronte al frontespizio).


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Almanacco Italiano 1904 (parte seconda)
Piccola enciclopedia popolare della vita pratica
di
Bemporad Firenze
1904 pagine 672

   

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