Almanacco Italiano 1904 (parte seconda) di
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Dell'Importante esperimento d'Ostia l'Almanacco Italiano ha largamente riferito l'anno scorso (pag. 349-350). È prezzo dell' opera ri-
Barone Ebàsmo Handel i. r. Governatore della Dalmazia.
ferire, con la maggior larghezza possibile, 1 risultati dell'esperimento ufficiale di Nona (Dalmazia).
Nona, antica città romana, distante 17 chilometri da Zara e quasi distrutta dalla malaria, fu prescelta dal Governo austriaco per l'esperimento, perchè sita in mezzo ad una palude, sopra una piccola isoletta, alle foci di un fiumicello: due ponti, opposti l'uno all'altro, attraversano la palude e la uniscono da due parti con la terra ferma. In Nona, florida un giorno, non vivono ora che 300 abitanti, sopraffatti dalla malaria e dalla conseguente miseria.
Quivi il dott. Battara, I. II. Conceplsta sanitario della luogotenenza di Zara, cominciò il 2 luglio 1902 l'esperimento ufficiale di profilassi antimalarica chiuso il 26 ottobre 1902. In una delle tante case disabitate di Nona s'impiantò il laboratorio e si tenne l'ambulanza, alla quale, oltre agli abitanti di Nona, accorrevano a farsi curare anche gli abitanti delle località vicine travagliati dalla malaria, tutta gente da tempo sfiduciata dell'efficacia del chinino, dei decotti amari e dalle cure empiriche precedentemento usate.
Al 1° luglio 1902 eranvl in Nona 288 abitanti, dei quali 206 avevano sofferto di febbri malariche negli anni scorsi, 100 le avevano avute nella prima metà del 1902, e 45 anche all'inizio di questo esperimento profilattico esanofelico. Dei 22 che non avevano mal sofferto malaria, 11 erano bambini aventi da 1 a 9 mesi, cioè non ancora nati al tempo della stagione malarica del 1901 ; altri 5 individui non vollero lasciarsi visitare; altri 6 sicuramente, non avevano mai sofferto malaria. I visitati, dunque, all'inizio dell'esperimento, furono 273, soli 19 dei quali (compresivi 5 bambini) avevano la milza non palpabile;
tutti gli altri l'avevano palpabile e I più assai ingrandita, ed un molto minuzioso prospetto ne dà la dimostrazione.
La cura intensiva venne incominciata il 3 luglio 1902. Due registri accoglievano in ordine alfabetico nome, cognome, età d'ogni singolo individuo e l'indicazione della dose giornaliera del medicinale per la cura Intensiva, annotandosi se era stato preso in presenza dei medici o se era stato consegnato all'individuo curato.
Ai bambini, fino all'età di 2 anni compiuti venne somministrata la soluzione esa-nofelica; ai fanciulli dai 3 ai 6 davansi per cura intensiva 2 pillole al giorno, 3 ai ragazzi dai 7 ai 10 anni, 4 ai ragazzi dagli 11 ai 14 anni, e 6 agli adulti dai 14 anni in su, nella mattina, sempre, ad intervalli di tre ore, tra le 5 e le 11 aut.
Siccome da Nona, chiusa tutt'all'intorno da mura, non si può uscire che attraversando i due ponti, situati in due punti opposti, così la mattina assai per tempo, presso questi due ponti si somministrava la prima dose di pillole a tutti coloro che uscivano. Ai rimanenti distribuivasi il rimedio sulla piazza, davanti alla chiesa, la cui campana segna,a l'ora delle singole dosi. Ai lavoranti usciti la mattina, portavasi la seconda dose sul campi di lavoro.
Ai 18 di luglio, finita la cura intensiva, si cominciò la cura profilattica, riducendo la dose tanto dell'Esanofelina, per i bambini, quanto delle pillole di Esanofele date agli adulti a 2 per giorno.
Ai 15 ottobre si cominciò la visita medica finale per constatare lo stato della milza dei curati, e ai 25 si chiuse l'esperimento, delDott. Rodolfo Battaka i. r. Concepista Sanitario di Zara.
quale ecco i risultati ufficiali controllati, e minuziosamente documentati:
di 227 individui, che avevano fatto regolarmente o quasi la profilassi coli'Esanofele, soli 3 ammalarono di febbre malarica duranti l'esperimento, subito guariti dopo la prima dose giornaliera di pillole;
di 69 individui non sottoposti alla prò-
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