Almanacco Italiano 1904 (parte seconda) di
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Como si vede, bisogna fare il contrario di quanto si pratica attualmente, poiché ora si da la preferenza al pane ed ai legumi e come un lusso si pensa alle frutta.
Non è possibile modificare di un colpo l'alimentazione, ma l'individuo che può farlo, lo incominci gradatamente e si vedrà rinascere; il suo corpo si libererà di diverse malattie ed ammalerà difficilmente.
Altra cosa importante da riflettere è la quantità di cibi che bisogna introdurre nell'organismo.
L'Huffeland così si esprime: u Può essere asserito con verità che la più gran parte del genere umano mangia più di quanto è necessario; e per essere noi impinziti ed alimentati eccessivamente fin dall' infanzia siamo privi di quella naturale sensazione, che ci dovrebbe dire quando ne abbiamo abbastanza. „
La ghiottoneria punisce il ghiottone col fargli perdere la facoltà di digerire, e più egli mangia, più diviene magro. La gotta, l'artrite e tutte le malattie di alterato ricambio dipendono dal troppo mangiare o dal mangiare sostanze troppo azotate e con molti sali terrosi. Spesso, tolta la causa, guariscono le malattie.
Non è possibile dare delle quantità precise di cibi per ogni individuo come alimentazione. Queste quantità variano anche secondo le occupazioni ed il lavoro.
Alcuni scienziati stabiliscono la quantità di cibo al ventesimo del peso dell'individuo cioè da sette a sette libbre e mezzo di cibo e di cui una od una e mezzo di solidi ed il resto di liquidi. Altri vorrebbero fissarla ad otto libbre, di cui due di solidi e sei di liquidi. Nella quantità di solidi poi non bisogna eccedere nelle sostanze molto azotate, poiché esse sono anche cariche di sali terrosi.
L'Hufl'eland riferisce l'esempio di Luigi Cornaro che a quaranta anni si trovava già malridotto per stravizzi nel cibo, al punto che i medici gli prognosticarono altri due mesi soli di vita se non si dava ad una dieta parca. Egli seguì il consiglio e per sessanta interi anni non prese più di dodici once di cibi solidi al giorno tutto compreso e tredici di bevande. Ad ottanta anni gli amici l'indussero ad aumentare di due once i cibi solidi e di tre i liquidi. Dopo dieci giorni incominciò a sentirsi male e dovette ritornare alla visitazione primitiva, con la quale raggiunse il centesimo anno.
Bisogna mangiar poco, e far prevalere lefrutta nell'alimentazione, con poca carne tenera, uova, crema, riso, funghi, fngiuoli e simili.
Nell'infanzia, fino all'età adulta (30 anni) bisogna che il cibo sia in maggior quantità poiché deve formarsi il corpo ma, quando il corpo è formato, bisogna ridurre l'alimentazione al necessario.
Ai bambini si dia sempre il latte umano, poiché quello di vacca contiene maggiore quantità di sali terrosi, circa due terzi in più.
Per tale ragione i fanciulli delle città sembrano all'apparenza più vecchi di quelli della campagna, poiché ordinariamente si dà loro il latte di vacca, ricco di sali terrosi e spesso anche di bacilli della tubercolosi.
Non si dia mai molto pane, poiché contenendo sali terrosi in abbondanza disturba la loro digestione e li fa sembrare vecchi prima del tempo.
Si diano ai bambini, ai giovanetti le frutta mature ed i cibi animali (brodi, uova, cervella) più che i farinacei in abbondanza; si facciano fare loro esercizi ginnastici per sviluppare il corpo.
La carne s'incominci a dare dopo il terzo anno, dandola limitatamente fino all'ottavo anno.
L'uomo adulto non deve fare più di due, o al massimo tre pasti nelle 24 ore.
La ragione di questa divisione risiede nel fatto, che, se tutta la quantità necessaria di alimenti-fosse introdotta in una sola volta, gli organi digerenti ne resterebbero troppo sovraccarichi, e costretti ad un lavoro eccessivo. Spesso la quantità degli alimenti stessi, trattandosi di sostanze poco nutritive, non potrebbe essere assolutamente ingerita in un solo pasto: così per esempio al contadino, che si ciba prevalentemente di pane, non sarebbe possibile introdurre nello stomaco, in una sola volta, la quantità necessaria per la vita quotidiana. Dall'altra parte fare pasti molto frazionati è anche un male, perchè si costringono gli organi digerenti ad un'attività funzionale continua, con danno dell'organismo (Banke).
A maggior chiarimento di quanto sopra riportiamo le cifre degli alimenti indicati dal prof. Banke per l'alimentazione dell'adulto, sia nello stato di riposo, che in quello di lavoro. Nello stato di riposo bastano 3000 grammi in peso di alimenti solidi e liquidi per mantenere l'equilibrio, ripartiti nel modo seguente :
250 gr. carne 9.00 gr. N. 31.30 gr. C
400 pane 5.12 „ 97.44 „
70 „ amido — „ „ 26.05 „ „
70 albumina d'uovo 1.52 „ „ 5.99 „ „
70 „ sugna — „ 67.94 „ „
30 „ burro 0.27 „ « / n „
10 „ sale — „ — „
2100 » acqua - » « — « »
3000 grammi di alimeuti co^ 15.99 gr. N. e 228.72 gr. C in 24 oreSi scorge che il rapporto alimentare-delle sostanze azotate con le inazotate (idrati di carbonio) è di 1 : 4,1.
Nel lavoro muscolare la quantità degli ahmenti deve essere aumentata. Secondo ilYoit un uomo del peso di 67 Kg., per un lavoro di 9-10 ore al giorno, ha bisogno di 118 gr. di albumina, 56 gr. di grasso, 500 gr. d'idrati di carbonio, con un rapporto alimentare di 1 : 5; ossia 18,3 gr. di N. (Azoto); 323
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Huffeland Hufl Luigi Cornaro Banke Azoto Banke
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