Almanacco Italiano 1904 (parte seconda) di

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      UNA VERA INDUSTRIA ITALIANALE PASTE ALIMENTARI
      Il problema dell'alimentazione sana ed a buon mercato si è presentato a tutti i filantropi ed a tutti gli uomini di 3tato nella forma di un problema quasi insolubile.
      Fino a poco tempo fa, infatti, la pasta alimentare (menò le paste minute da brodo e quindi di lusso) era un prodotto quasi esclusivo della costa del Golfo di Napoli.
      La minestra del povero, il nutrimento sano e a buon mercato della massa è indubbiamente costituito da quella pasta che, cotta in poca acqua, si può utilizzare, con più o meno condimento ma senza brodo, sotto la generica denominazione di pasta asciutta.
      La pasta alimentare ha qualità nutrienti superiori a quelle del pane, si può dire che è la sorella legittima del pane; la differenza fra i due alimenti è lievissima; il pane contiene più amido e molto meno glutine della basta alimentare, la quale è un prodotto del grani duri, mentre il pane è un prodotto del grani ordinari.
      Eppure, ben lungi dall'avere la storia del pane che si perde nella notte dei tempi preistorici, la pasta ha una storia relativamente moderna, I primi a tentarne la fabbricazione furono i napoletani del secolo XIV. Si trattava di una fabbricazione rudimentale, in locali stretti e senz'aria, con grani non isceltl e lavati una sola volta.
      La semola si impastava nell'acqua bollente e si lavorava coi piedi. Però il nuovo cibo piacque e 1 rudimentali industriali del tempo trovarono il loro tornaconto nel perfezionarlo sempre più, specialmente quando il Ke Francesco I, nauseato dalla visita ohe fece di un pastificio, incaricò il celebre ingegnere Spadaccini di presentargli un progetto di Pastificio più razionale. Lo Spadaccini in capo a dieci anni di lavoro, abbandonato dal Re e dal favore pubblico non potè condurre a termine il suo grandioso progetto, ma da quell'epoca data l'impulso nuovo, se non moderno, dell'industria. I pastai napolitani invasero col loro prodotti il mercato mondialeViste però le eccellenti qualità del nnovo cibo, vista la richiesta del pubblico, in breve fu sentita la necessità di impiantare fabbriche nei centri di consumo; fabbriche che potessero lottare colla celebrità dei prodotti del Napoletano mercè il miglior mercato reso possibile dal risparmio dei trasporti. Oggi la pasta all' uso di Napoli si fabbrica, con più o meno buon successo, da per tutto, si può dire, in Italia, in Francia, in Isvizzera e perfino in Germania. Diremo poi il segreto di questa diffusione; per proseguire con ordine descriveremo la fabbricazione della pasta.
      Mettiamo sott'occhio dei lettori a modo di esempio due fra i più rinomati pastifici d'Italia, quelli che il signor R. A. CeccaccI (che ha voluto avere la cortesia di mostrarceli) ha impiantato in Ancona e in Roma.
      Entrambi gli stabilimenti appariscono di una grandiosità imponente e signorile. Di essi quello di Ancona è azionato da un grande motore a gaz povero, quello di Roma dalla energia elettrica proveniente dalle famoso cascate di Tivoli.
      Si può dire che ogni buon fabbricante di paste dà al proprio prodotto un' impronta speciale, uno speciale cachet se 11011 nell'aspetto esterno, nel sapore. La mescolanza, o il taglio delle varie qnaliltà di semole o semolini, porta, nelle sue molte varietà, una infinita gradazione di sapori, ed altrettante variazioni porta il sistema dell'essiccazione. Son variazioni delicato, se si vuol?, ma che il pubblico apprezza, a cui esso si abitua, e che costituiscono la fortuna di una fabbrica.
      11 sig. R. A. Ceccacci, giovane colto, attivo, intelligente, noto nell'industria, usa esclusivamente nei suoi pastifici le semole da grani russi 1 più ricchi di glutine, che taglia sapientemente nelle loro varietà dopo averne verificato scrupolosamente la qualità, la finezze, e, soprattutto la deusltà in un gabinetto per le osservazioni.
      La semola verificata passa senza contatti


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Almanacco Italiano 1904 (parte seconda)
Piccola enciclopedia popolare della vita pratica
di
Bemporad Firenze
1904 pagine 672

   

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