Almanacco Italiano 1904 (parte seconda) di

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      tro l'impresa privata monopolistica. Il Municipio vende allora al costo di produzione, senza voler fare nè guadagni nè perdite. È questa la caratteristica tendenziale delle odierne municipalizzazioni industriali. Per cui esse offrono questi specifici caratteri: 1<> Producono in concorrenza colle imprese private — in questo si distinguono dalle imprese fiscali; 2" Vendono i loro prodotti al prezzo di costo — in questo si differenziano dalle imprese demaniali; 3» Coprono le spese di costo colla sola vendita dei prodotti, per cui si distinguono dalle municipalizzazioni semplici.
      § 6. Il Municipio come produttore e la pregiudiziale del controllo pubblico. — Come per lo Stato, si fa anche per il Municipio l'accusa di essere cattivo produttore. Quest'accusa si può riguardare sotto un punto di vista teorico e sotto un punto di vista pratico. Teoricamente non si può parlare di Mnnicipio cattivo produttore quando il Municipio sottentra ad industrie private in cui non agisce la libera concorrenza. Del resto, le condizioni produttive del Municipio sono precisamente le stesse che noi riscontriamo presso le grandi imprese private, che ordinariamente funzionano col tipo della società per azioni.
      In linea di fatto, documenti Importantissimi furono raccolti in Inghilterra dalla Commissione parlamentare del 1900-901, incaricata di fare una grandiosa inchiesta sulle municipalizzazioni inglesi. Si è riscontrato che in moliissimi casi l'imprenditore municipale e l'impresa municipale sono più efficaci dell'impresa privata — che i direttori delle imprese municipali non hanno nulla da invidiare ai direttori di aziende private — che le Commissioni tecniche dei Municipi hanno un forte spirito d'iniziativa — che i prezzi dei prodotti, nella massima parte dei casi, sono ribassati in seguito alla municipalizzazione.
      Qualcuno vorrebbe che Invece di municipalizzare, il Municipio avesse a sottoporre le industrie monopolistiche ad una serie di misure di controllo, in modo da impedire prezzi monopolistici troppo elevati ed in modo da provocare una partecipazione dei Municipi al guadagni di monopolio. Ma il controllo industriale è fra gl'interventi del Municipio l'intervento più pericoloso, più costoso e talvolta più inutile; è un impaccio allo sviluppo economico della iniziativa privata, non riesce quasi mal ad assicurare la qualità dei prodotti, a limitare i profitti ed i prezzi, incontra difficoltà psicologiche e morali insormontabili.
      § 7. I limiti e le condizioni della municipalizzazione. — La municipalizzazione per la municipalizzazione sarebbe l'errore più funesto economicamente e politicamente potuti Municipio; ogni caso di municipalizzazione deve essere risolto a seconda delle particolari circostanze.
      Le condizioni della municipalizzazione sono essenzialmente variabili. Le cause ultime dello spostamento di questo condizioni ni possono ridurre a due categorie: a) Alcune cause ci spiegheranno i diversi atteggiamenti presi da un'industria nelle diverse località;
      si possono ridurre a due, al territorio ed alla popolazione; b) Una seconda variazione di cause si riferirà alle variazioni di convenienza, da parte dei diversi Municipi, a darsi a produzioni dirette; esse si riassumono tutte nell'estensione maggiore o minore delle imprese municipali.
      § 8. Le municipalizzazioni in Italia e la legge Giolitti sulla municipalizzazione. — In Italia il fenomeno municipalizzatore è ai suoi inizi — se noi guardiamo alfe statistiche vediamo che ad eccezione degli impianti d'acqua, le municipalizzazioni sono in numero limitato. Finora abbiamo solo una ventina d'impianti a gas, qualche piccolo impianto di luce elettrica, qualche monca farmacia municipale, il panificio municipale di Catania e qualche altra specie di impresa municipale di importanza minore.
      Si spera di dare maggiore impulso al fenomeno colla legge Giolitti 29 marzo 1903. Comunque sia di questa speranza, è interessante vedere come abbia la legge Giolitti disciplinato il fenomeno stesso.
      La legge, pur dando una larga enumerazione dimostrativa di 19 voci, dei servizi pubblici municipalizzabili, non esclude che si possano in seguito sottoporre a produzione diretta altre specie di servizi (art. 1). La produzione diretta dovrà essere attuata in un'azienda speciale, distinta dall'amministrazione ordinaria del Comune (art. 2), governata da una Commissione tecnica nominata dal Consiglio comunale fuori del proprio seno (art.5) ed affidata ad un direttore tecnico che deve prestare cauzione (art. 4). La procedura per la municipalizzazione è un po'eom-plicata e lunga; prima la pratica deve essere studiata e deliberata in Consiglio comunale, poi passa alla Giunta provinciale amministrativa, quindi ad una Commissione reale centrale ed in seguito al parere favorevole di quest'ultima è sottoposta al referendum degli elettori comunali (art. 10-13). Se il referendum approva, il Consiglio comunale formula il regolamento speciale dell'azienda, regolamento che deve essere approvato dalla Giunta provinciale amministrativa (art. 14-15). Come si vede, occorrerà un anno all'incirca prima che una municipalizzazione sia condotta in porto.
      Per facilitare il passaggio al Comune di alcune Industrie già monopolizzate dii privati, l'art. 25 stabilisco che i Comuni possono riscattare gl'impianti privati, quando dall'effettivo cominciamento dell'esercizio sia trascorso un terzo della durata complessiva del tempo per cui la concessione fu fatta. Disposizione questa che viene poi ostacolata dal fatto che nello indennità del riscatto è inclusa anche una quota per il profitto che viene a mancare al concessionario per il tempo In cui non può sfruttare la concessione.
      Non ostante questi Inconvenienti, la Icg^e Giolitti può considerarsi un passo avanti nell'attuazione del principio municipalizzatore in Italia.
      G. Moxxkmabtinl
      Luglio 1903.
      ABRAD0R • Ribasso del 50% ai possessori dell'IIrra rc:o Italiano


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Almanacco Italiano 1904 (parte seconda)
Piccola enciclopedia popolare della vita pratica
di
Bemporad Firenze
1904 pagine 672

   

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