Almanacco Italiano 1904 (parte seconda) di

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      MACALLÈ (dicembre 1895-gennaio 1896) Fu l'unico faro di luce che brillò in
      -——quella nostra disgraziatissima campagna d'Africa. Si arrese, è vero, ma questa è la sorte comune di tutte le fortezze. Dopo Amba Alagi, Macallè era rimasto il nostro punto più avanzato, ed era circondato d'ogni intorno dalle forze nemiche. Sotto il punto di vista strategico pare a noi che la sua posizione non fosse troppo felice, dominata come essa è — sia pure ad una certa distanza — da elevazioni di terreno più rilevanti. Adigrat era nella stessa precisa situazione e perciò nemmeno essa avrebbe potuto sostenersi lungamente. In ultimo, sono entrambe troppo girabili per poter formare un serio ostacolo ad un grosso esercito nemico provvisto di formidabili artiglierie europee, epperò sarebbe forse stato meglio di non fortificarle nemmeno, ed attenersi unicamente alle fortificazioni campali e transitorie.
      ADUA (1° marzo 1896) L'andamento di questa, per noi tauto funesta battaglia, si può descrivere in poche parole: tanto il suo terribile svolgimento si palesa semplicissimo nelle sue linee generali mentre le particolarità sono così intricate e confuse. Tre corpi di quasi egual forza marciano verso un dato punto, raggiunto il quale, devono schierarsi sopra una sola lìnea e, oosì formati, attendere nuovi ordini. Un quarto corpo li deve seguire come riserva. Che avviene invece? Avviene questo: Il corpo di sinistra, oltrepassa la mèta, e di molto, e s'impegna da solo in grave combattimento; il corpo di destra l'oltrepassa esso pure per dar la mano al primo, ma esso pure perde il contatto con quello di centro; questo è intanto raggiunto da quello di riserva, ma, mentre i due stanno prendendo insieme posizione, quello di sinistra retrocede disfatto ed inseguito tanto da vicino da un nemico decuplo di forze che i due che stavano insieme a far massa, colti all'improvviso da quell'orribile valanga composta di amici e nemici insieme confusi non possono resistere e ne vanno rotti entrambi pienamente. Quello di destra, soverchiato a sua volta da altre forze decuple, si ritira, sfasciato, in una direzione affatto eccentrica, e cosi ciò che era preparato per una probabile vittoria si tramuta in una orribile disfatta. Il comandante in capo, che non vide eseguiti i suoi ordini nè ebbe modo e tempo di farli eseguire, fu poi chiamato in causa e, se fu assolto giudizialmente, ebbe invece la condanna inesorabile di un pubblico nervoso ed irragionevole, il quale, dopo averlo convulsivamente ubbriacato d'onori, forse superiori a'suol meriti, ora lo fece segno, non meno convulsivamente, alle più atroci accuse, cui la sua natura, del pari nervosa, dovè aline soggiacere. A quando una leale e ragionevole rivendicazione?


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Almanacco Italiano 1904 (parte seconda)
Piccola enciclopedia popolare della vita pratica
di
Bemporad Firenze
1904 pagine 672

   

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