Almanacco Italiano 1904 (parte seconda) di

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      pagg. 98-97), ligure aduste e un po' curvate dalla fatica del remo e della rete, facce arse da tutti i venti del libero mare, scolpite a profili risoluti, a plani vigorosi, con occhi gravi e acuti ma bruciati intorno dal sole e spesso tormentati da malattie: gente che cammina adagio, con quel curioso oscillare su' ginocchi che è proprio di chi per usanza cerca l'equilibrio sul mobile piano della barca, con la pacatezza di chi per solito ha da fare un cammino breve e mal sicuro. „
      Favoritaci dalla gentilezza del nostro amico Beppi Lanza, le cui geniali vilote girano su pe* giornali col nome di Fugasseta, siamo in grado di pubblicare la fotografia — rara a trovarsi — di Andrea Lanza detto Schiavo e di Tommaso Battagin detto Peloso, di Chiog-gia, 1 due superstiti dell'ardita Impresa di sbarco da Porto Cesenatico a Porto Tolle e Magnavacca negli ultimi di agosto 1849 cheportare vesti sgargianti e, in testa, fazzoletti chiassosi, incornicianti volti dagli occhi meravigliosi.
      Le vien, le vlen.... ecole qua co' bele E co tanto de fianchi e de ganasse Col cotoli in color le buranele, Col peto in fora e co le spalle grasse.
      E le xe sane come ghe saltasse E1 late da la carne e da la pele, Col ocl come drento ghe brilasse, Soto le 9egie, do stupende stele.
      Le vien avanti clacolando tute E batendo le mule per le strade In calze rosse zovenete e pute.
      Le passa.... ma ne l'anema i so grossi Lavri ve resta e i oci come spade E i coli bianchi coi corali rossi.
      Mentre i padri e i fratelli e i fidanzati stanno a pescare o ad esercitare il mestierei
      24. — Lavoratrice di mebletti a fuselli.
      salvarono Giuseppe Garibaldi. Che fierezza fusa nel bronzo 1 (fig. 25).
      È famoso 11 broeto di Chioggia fatto con pesce scelto spinoso: famosa laganzega, cioè la mangiata copiosa, che ha luogo nei pranzi nuziali, in quelli per il varo d'un nuovo bragozzo e, finalmente, nei pranzi per l'arrivo dei pescatori: famose, per grandezza, le ostriche che vengono ingollate in quei lieti e originali simposii, durante i quali il pesce si alterna alle carni.
      Le buranelle, il cui linguaggio — che rammenta alquanto, specie nelle doppie, il romanesco (Studi sul dialetto di Burano della signora Angela Nardo Cibele. 1898) — ha lungagnate dall'inflessione bene spesso d'una triste dolcezza, le buranelle, invece, usanodi sandolisti (fig. 26) le buranelle, china la testa riccamente chiomata, eseguiscono pazientemente e genialmente con l'ago da cucire quei merletti che sono un miracolo di bellezza e di leggerezza: lavori costosissimi, che danno a loro appena il pane e che ornano il collo e le spalle ed il seno di regine e principesse. Celebro è la Scuola di merletti di Burano (fig. 27) fatta risorgere, nel 1S72, da alcuni filantropi veneziani. La sola Cencia Scarpariola (fig. 28) aveva conservato alcuni modelli imbastiti sopra carta e continuava, nella solitudine delia sua casetta, a lavorare sul cilindro pieno di spilli eseguendo l'antico punto famoso, talché fu chiamata ad insegnare alle giovani, le quali, attraversando la Via Baldassarre Galuppi, si recano ogni giorno, col loro balon sotto il braccio, alla Scuola (fig. 29).


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Almanacco Italiano 1904 (parte seconda)
Piccola enciclopedia popolare della vita pratica
di
Bemporad Firenze
1904 pagine 672

   

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