Almanacco Italiano 1904 (parte seconda) di
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piando dal ridere; ne prende un secondo, e lo getta a terra, in segno di disprezzo; nn terzo
10 arrotola, smascellandosi dalle risa; un « quarto lo fa a pezzi, e via così. Oggi a teatro di prosa, sono quasi tutti Novelli.... senza
11 cinematografo di Fregoli e il valore del geniale attore!... Il più guitto vuol valere un Salvini.
E, ahimè, i pontefici della critica .nilitante: Roberto Biacco, Domenico Oliva, Giovanni Pozza, Stanislao Manca, Javro,Gabardi, Eduardo Boutet, Domenico Lanza.... corrono il rischio di predicare al deserto. Ma c' è un Dio anche per la critica, e questo vendicato!-delle offese, è S. M. il pubblico.
Consiglio Rispoli.
I TEATRI D'ITALIALa proprietà dei teatri. — In Italia la proprietà dei teatri è comunale o privata. Ancora esiste qualche teatro di proprietà di accademie, avanzo di altre epoche; ma nessun teatro è di proprietà governativa, o è sussidiato dal Governo.
— hanno avuto sempre delle caratteristiche comuni.... a disonore dei Comuni. Oggetto di numerose richieste quando hanno avuto una dote, sono andati a mendicare, il pili delle volte, un impresa,-io ; e spesso i Consigli comunali per dar pane o lavoro ai cittadiniAncona — Teatro delle Muse.
I comunali. — Ascendono a quasi dugento hanno abolita la dote, togliendo por un altroi teatri comunali d'Italia. verso lo stesso pane agli stessi cittadini.
Dui maggiori — il San Carlo, di Napolf Sorvegliati quasi generalmente da commis-
o la Scala, di Milano — al più meschino — il sioni teatrali, sfornite di criteri artistici, e> -
Comunaledi Luino o quello di Massafiscaglia stenti, specie in provincia, per la protezione'
Gli olii d'oliva della Casa P. Sasso e F.< di Oneglia sono gli unici perfetti.
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