Almanacco Italiano 1904 (parte seconda) di

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      I CAMPIONI DELLO SPORTèlNlITALIA
      Antichissime sono le gare atletiche, perchè gli uomini sino dall'origine delle società civili si persuasero agevolmente dei vantaggi, che dagli esercizi del corpo si poteano trarre per la salute, per l'armonico sviluppo delle membra, per la forza e robustezza necessarie per la difesa e offesa. Nel XXIII canto dei-
      artisti, sono fra le più belle opere uscite da mano d'uomo, perchè il continuo esercizio delle membra rendeva gli atleti agili e robusti, e dava al corpo bellissime forme, modelli introvabili all'età nostra.
      Lo sport moderno non ha le mire estetiche di quei tempi. Esso ci viene dall'Inghilterra, benché qui in Italia nel medio evo avessero le città i loro giochi speciali e geniali. I nostri campioni con buon esito s'incontrano ormai coi campioni delle altre nazioni.
      Atletica. — Campione italiano del tempo è Enrico Scuri di Pavia. Conta ora circa quarantaquattro anni, tutti i momenti che gli lascia disponibili la sua professione di commerciante l'impiega nel suo preferito sport. Nelle gare a cui prese parte riuscì sempre primo, come per esempio a Genova, a lloma, a Vercelli, e fu proclamato campione d'Italia nel 1897. L'anno scorso, ancora, alla gara indetta dalla Federazione Atletica Italiana fu classificato primo.
      Enrico Scuri campione d'atletica.
      l'Iliade d'Omero, sono descritti i giochi celebrati da Achille per la morte di Patroclo fra i giochi sacri e pubblici si annoverarono poi i pitici, i nemei, gli istmici e gli olimpici di cui è oscura l'origine, solo è certo che gli olimpici assursero a tanta importanza, che nel 776 prima dell'èra volgare i Greci cominciarono a calcolare i tempi, stabilendo da essi la cronologia. I vincitori dei giochi olimpici venivano paragonati agli Dei: palmaque nobili», scrive Orazio, terrarum dominos evehit ud Deos. Cl-cerono afferma essere stato in Grecia gloria maggiore il riportar la palma nei giochi olimpici, che il trionfo in Itoma.
      Questo è certo, che le statue, che vennero per memoria erette a vincitori da celebratiMedaglia della Federazione Atletica (Giuseppe Cantù mod.).
      Le misure del suo corpo davano qualche anno fa:
      Circonferenza bicipite. . . . cin. -11 „ avambraccio. „ 30
      collo...... 47
      „ torace.....m. 1,20
      „ coscio.....cm. 07
      „ polpacci . . . „
      Altezza.............in. 1,7GPeso...............kg. 102.


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Almanacco Italiano 1904 (parte seconda)
Piccola enciclopedia popolare della vita pratica
di
Bemporad Firenze
1904 pagine 672

   

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