Almanacco Italiano 1904 (parte seconda) di

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      Io mi auguro che questo sia il compito L'Esposizione dei mezzi di trasporto che dell' anno imminente, e spero di poter seri- l'industre Milano aprirà in detta epoca, vedrà vere per l'Almanacco del 1905, che la vettura così quello che tutti attendiamo: l'automo-automobile ha raggiunto quel grado di per- bile ideale.
      fettibilità al quale è certamente chiamata. T. E. Magitasco.
      CAVALLI E CORSERIVISTA DEL 1903
      he le corse al galoppo vadano ogni anno in Italia assumendo sempre maggiore importanza grazie alle solerti cure delle diverse Società ed al sempre crescente favore del grosso pubblico, è cosa notissima. Ormai, specie in Lombardia, il classico sport ippico non è più solamente il divertimento e l'occupazione di moda delle classi ricche; anche il popolo si appassiona e si interessa alle emozionanti lotte del turf, ed i migliori campioni delle diverse scuderie acquistano fama popolare: i regolamenti, le disposizioni statutarie, le intricate formalità che governano il buon andamento delle corse, sono diventate fami-"gliari ai più, ed il prato di San Siro, l'elegante ippodromo della Società Lombarda, si è creato una numerosa clientela popolare, che accorre in massa ad ogni riunione, ed assicura il successo, finanziario, elemento indispensabile alla prosperità delle corse in Italia.
      Anche nel 1903 i programmi delle diverse Società segnarono un notevole aumento nell'ammontare dei premi: sotto questo rapporto il primato spetta indiscutibile alla Società Napoletana che, con coraggiosa iniziativa, assegnò due nuovi ed importantissimi premi: il Premio Città di Napoli, dotato di 20,000 ed il Premio del Commercio con 10,000 lire, aumentando da 3 a 6 mila l'allocazione del Premio dei due anni. Ed il successo delia riunione napoletana fu degno dello slancio addimostrato: le scuderie risposero numerose all'appello, e le diverse prove riunirono campi numerosi. Scomparve però dal programma il Gran Premio Partenope, che nel 1902 aveva fatto non troppo brillante prova. È da augurarsi che la Società Napoletana possa continuare per la coraggiosa via tracciata, e che, migliorandosi le cattive condizioni del terreno dell'ippodromo di Campo di Marte, le scuderie concorrano coi loro migliori rappresentanti a rendere sempre più importante questa grande riunione.
      La Società Lombarda, dal canto suo, non è rimasta colle mani alla cintola : il programmadel 1903 poco differenziò da quello del 1902, e solo abbiamo a notare qualche ben inteso aumento nelle allocazioni dei diversi premi, come il Criterium ed il Premio Chiusura, ma, in compenso, si pubblicò il programma per il Gran Premio Ambrosiano 1904, dotato di ben 100,000 lire. È questa un'iniziativa che deve raccogliere il plauso di quanti amano
      10 sport ippico, e che pone la riunione milanese fra le principali d'Europa: l'entusiasmo però non deve velare lo spirito critico, e pur inneggiando al coraggio della Società Lombarda, non tralascerò di esprimere il mio disappunto per le condizioni dettate per questo gran premio. Già nel mio articolo pubblicato nell'Almanacco 1902 avevo lamentato i criteri eccessivamente protezionisti speculativi e microcefali ai quali si ispiravano i programmi della Lombarda, e specialmente le condizioni del Premio del Commercio. Nel dettare la proposta del Gran Premio Ambrosiano si è ricaduti, con maggior cocciutaggine, nel medesimo errore: la scala dei pesi porta tanti sopraccarichi e discarichi per cui la differenza di peso fra un cavallo italiano ed un coetaneo appartenente a scuderia estera può arrivare fino a 16 chili, aggiungendo la clausola restrittiva di reclamazione per 20,000 lire se il vincitore appartiene a scuderia estera I E si noti, che le iscrizioni si chiudono diciotto mesi prima della corsa, di modo che si nominano anche cavalli di un anno, sul valore dei quali i proprietari sono ancora all'oscuro.
      Conseguenza necessaria di queste mal concepite condizioni fu che le iscrizioni per il Gran Premio Ambrosiano 1904 segnarono una vera delusione: si fecero 114 nominazioni, mentre il Premio del Commercio, dotato di sole 50,000 lire, e le cui iscrizioni si chiudono solo sei mesi prima della corsa, raccoglie, in media, sessanta nominazioni: è certo che, a sei mesi dalla corsa, non ne rimarranno iscritti altrettanti nel Premio Ambrosiano.
      L'anno 1902 rimarrà ricordato negli annali dello sport italiano per le importantissime importazioni dall'Inghilterra dovute al signor Alfredo Vonwiller, socio della scuderia Sir Rholand. Il signor Vonwiller, recatosi alle aste di Doncaster, si fece aggiudicare nove puledri di un anno per un complessivo ammontare di 120,000 lire : fra i nuovi acquisti noteremo, per la loro splendida genealogia,,
      11 Re, da Persimmon e Bentesta, pagato 20,075 lire, X. puledro da Isinglass e Mimi, pagato
     
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      (Vedi annunzio di fronte al frontespizio).


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Almanacco Italiano 1904 (parte seconda)
Piccola enciclopedia popolare della vita pratica
di
Bemporad Firenze
1904 pagine 672

   

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