Almanacco Italiano 1904 (parte seconda) di
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Chisciotte: Varerò; Marchese Medici: Katin-ska; Scuderia Napoletana: Lord Kitchener; Sir Rholand: Aventino, Kirindi, Marzio, Sher, TVallagaf Razza Carmignano: Alcina, Briglia'
doro, Hirena, Marfisa 11; Fratelli Gallina: Spartana; Cav. Petrilli: Leonetto.
Avv. Alberto Genolini.
CICLISMODalle corse al turismo — Il T. C. I., suo carattere e programma. — Una vera istituzione nazionale u record „ dell'ora. — Velocità meravigliose ma superabili.
governo, ma il potere è concentrato in poche mani, il che giova alla unità, alla energia, alla flessibilità, alla prontezza della Direzione. Del suo nascere crebbe ed allargò l'opera sempre a più complessi scopi, senza mai perdere di intensità in ogni singola manifestazione. Mentre l'orizzonte turistico continuamente si allarga, il T. C. I. talvolta ne segue, talvolta ne precorre l'evoluzione, apparendo sempre fresco di giovinezza, antesignano di progressi.
Esso ha posto mano — primo e mirabile esempio in Italia — ad una completa e ricca serie di pubblicazioni turistiche, che tutti i Tourings esteri ci Invidiano (guide, monografie, profili, ec.) e che hanno reso giustamente celebre il nome del loro compilatore il cav. L. Y. Bertarelli.
Solo colorò che le hanno usate sanno apprezzare queste pubblicazioni che furono lodate — come dice il Brunialti — da mereiai ambulanti e da stranieri autorevolissimi, da sovrani e da commessi di negozio; solo i Ministri della Pubblica istruzione d'Italia ne ignorano l'esistenza e non ne hanno saputo fino ad ora apprezzare il merito, tanto più Insigne quanto più modesto.
I servizi impiantati dal T. C. I. prestano ai turisti innumerevoli vantaggi. Oltre alla fitta rete di consoli, disseminati in ogni angolo remoto d'Italia ed ai quali I turisti possono rivolgersi per indicazioni d'ogni genere, ha curato l'impianto di pali indicatori, di cassette di riparazioni e di soccorso, di depositi di benzina e di lubrificanti per gli an-tomobilisti: ha stabilito un servizio medico e legale il quale, se proprio non risponde esattamente al bisogno, non mancherà di essere perfezionato in un tempo non lontano.
SI è inoltre interessato con ogni sua possa, intorno al problema della manutenzione stradale, indicendo concorsi per monografie, che riuscirono ad nn risultato pratico. Infatti parecchi municipi e molte deputazioni provinciali plaudirono a tale iniziativa, che diedo occasione a nuovi studi ed esperimenti per migliorare la viabilità del Regno. Lo stesso Ministro del Lavori pubblici, per suggerimento del Consiglio di Stato, già ha introdotto — sotto la pressione del T. C. I. — notevoli miglioramenti nei capitolati per la manutenzione delle strade nazionali.
Troppo lungi mi porterebbe l'argomento s'Io volessi, anche succintamente, ricordare l'opera varia, complessa, pratica ed efficace che il T. C. I. ha esperito a beneficio dei turisti e quindi a vantaggio della economia nazionale, che tanto utile ritrae da quella innumerevole coorte di stranieri che veu-
ome parlare di corse > e di piste ciclistiche in pieno anno 1904? Sarebbe un anacronismo così stridente, come il vedere un vecchio biciclo passare goffo e solitario frammezzo alle innumeri biciclette e motociclette che solcano in ogni direzione, le vie della metropoli lombarda.
Le corse — fortunatamente — sono finite, nè vale che società o giornali più o meno sportivi, tentino l'ultimo sforzo per galvanizzarle, fingendo un interesse che essi stessi non arrivano a sentire. La speculazione, rifugiatasi per ultimo inganno fra le cariche di queste pseudo-società, o fra le colonne di questi giornali, le ha uccise definitivamente, ed i corridori di professione, i tenori delle piste, non riescono più che ad annoiare maledettamente il pubblico, il quale pur ieri li applaudiva frenetico.
Ed è bene che così sia. Il ciclismo, come tutte le manifestazioni dell'ingegno umano, si è rapidamente evoluto nel turismo serio, pratico, istruttivo, morale.
Questa opera eminentemente perfeziona-trice noi la dobbiamo al Touring-Club, l'associazione potente e perfetta che — or sono otto anni — pochi volenterosi fondavano a Milano, frammezzo ad ostacoli d'ogni sorta.
È quindi di questa associazione e del suo programma altamente civile, di questa istituzione, la quale riassume ora tutto il ciclismo serio e pratico, che intendo brevemente d'intratteuere 1 lettori dell'Almanacco.
Il Touring-Club Italiana non è un Club di geniale riunione: esso è una Associazione che diffonde i suoi vantaggi morali e materiali in ugual misura a tutti i soci, siano essi accentrati a forti gruppi nelle grandi città, siano sparsi nei paesi, siano isolati in un perduto villaggio montagnardo. E li diffonde infatti con eguaglianza assoluta ed effettiva a tutti indistintamente i turisti, qualunque sia la loro età o la loro posizione sociale.
Il governo — chiamiamolo così —; del Touring, costituisce una " oligarchia democratica „ come propriamente ebbe a dire in un suo opusoolo l'on. Brunialti, Capo Console di Roma. Tutti possono far parte di detto
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