Almanacco Italiano 1904 (parte seconda) di
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dei 1300 metri è vinto da Thomas, seguito da Hnrst, e quindi da Charbonnel. Il campionato dell'ora è conquistato da Hurst « he copre km. 1G e 870 m.; 2® Charbonnel 16,865; 3» Bacon 16,065.
A Torino (22 settembre) vengono corsi 1 campionati italiani nel recinto dell'Esposizione. Vince 11 camp:onato di marcia Felice Balzaretti della Libertas di Milano, che copre
1 30 km. in ore 3 e 7'; il Campionato di corsa è vinto da Ferri della Virtus di Bologna, che copre i 25 km. in 1 ora e 37'. Il campionato della corsa di mezzo fondo (m. 1500) spetta a M. Nicola dell 'Audace di Torino In 4' e 19". Il campionato di velocità (m. 100) spetta a Torretta Gaspare della Mediolanum, in 11" e 4/5.
Il 19 ottobre, pure a Torino, sul viale Stu-pinigi (km. 20) vien corso il campionato piemontese di marcia, che ha per premio la bella e svelta coppa d'argento, dono del signor Carlo Ruggero, per la challenge triennale, per rimpiazzare la prima, vinta dalla società Atalanta per merito del suo socio (ex campione Italiano) Giovanni Spada. Vince Virgilio Sabel, in 1 ora, 54', 42".
Nel settembre, a Parigi, nel velodromo di Buffalo, ha luogo la corsa delle 24 ore vinta da Laffitte. Nell'ottobre il dilettante francese dell' Union atlhétique clodoaldienne, Rossi, vince la corsa Maratona des amateurs, in
2 ore, 40',25". A Torino, il 30 settembre, Mario Nicola, sul viale di Stuplnigi, stabilisce il record italiano del Kilodietro in 2',43" %.
Nella Corsa della Gazzetta dfllo Sport del 27 ottobre riesce vincitore della gara di corsa Ferri della Virtus di Bologna, In 1 ora, 38', 5"; della gara di marcia F. Balzaretti della Libertas di Milano, in 2 ore, 13'.
L'anno sportivo podistico 1902 termina col famoso match, tenutosi a Londra, tra l'Inglese Bacon e l'americano Hallen, per II record di corsa delle lO miglia (16,090 m.) vinto da Bacon, che le coperse in 59',4", battendo l'avversario di 250 m.
Nell'inizio del 1903, a Parigi, Henry Pré-vot, campione della Francia e detentore del record dell'ora di corsa, con 17 km. 597 m. viene privato del titolo di recordman dell'ora, conquistato da Gustavo Thomas che copriva km. 17 e 726 m. Ne segue un match tra I due campioni rivali, che vien corso, a metà aprile, sulla strada da Ville d'Avray sino al velodromo di Buffalo, riuscendo vincitore Thomas, che copriva il percorso di km. 17 e 500 m. in 1 qra, 1' e 46". Però Prévot non si tiene battuto, anzi ha dichiarato nella redazione AeWAuto di Parigi di volere ritentare il record dell' ora ed abbassarlo sino a coprire più di 18 km.
Anche Charbonnel tenterà di strappare al due rivali il primato della corsa, compiendo delle performances straordinarie. In febbraio G. Dumenil vince la coppa challenge de l'Auto. Nel marzo, Raguenau de l'Union atlhétique clodoaldienne, vince sulla strada di Saint-Cloud il campionato di Cross-Countty in 1 ora, 2',59" e y5. In Inghilterra, Shurb è proclamato campione inglese di velocità con ostacoli.
In Italia, il 4 aprile, S.M.Vittorio III riceve a Roma il cav. Ballerini presidente della Federazione Ginnastica Italiana e s'iuforma dell'Audax Podistico, e s'interessa di cono-
scerne 1 particolari, lodando quella ntile istituzione, vivalo di futuri bersaglieri.
L'D. P. I. omologa ufficialmente il record di Antonio Tarqulni, della Forza e Coraggio di Roma, che fece una corsa di 30 km. in 2 ore, 52',19" eLa corsa Milano-Monza e ritorno (25 km.), indetta dalla Gazzetta dello Sport ha sempre un grande successo. Arriva 1® nella gara di corsa, Volpati Giacinto in 1 ora, 29',45". Nella gara di marcia, arriva 1® Marani Edoardo, In ore 2 e 13 minuti.
Degne di menzione sono, all'estero (Londra e Parigi) le così dette corse degli agenti di cambio, che attiran tutto il mondo della * Borsa „ e della finanza, per la stranezza di costumi di questi aristocratici campioni.
Cosi pure, sulla strada da Brighton a Londra (95 km.; con molte salite) il 20 giugno 1903, nella corsa a velocità libera, chiamata u Go-as-you-plfase „ vinse, su 239 concorrenti, il celebre Len Hurst, che coprì la distanza in 34 ore e 50", battendo il record di Rondail di 23' e 28", e guadagnando 1302 franchi di premio.
Ci resterebbe a parlare del metodo di allenamento, particolarmente di quello dei corridori americani ed inglesi, nonché francesi, molto superiore al nostro, come confessò nelle sue lettere da Parigi il Banfi, ma l'articolo diverrebbe troppo prolisso, e perciò m'affretto alla fine. Degno di nota è il metodo di partire che hanno gli americani, stando curvi e protesi all'innauzi col piede sinistro sulla strìscia a terra del traguardo, e appena dato il seguale dallo starter, spiccano un salto, che fa loro guadagnare tre metri, e più.
In questi ultimi tempi la falange dei pe-destriani s'accrebbe di un certo numero di camminatori attraverso il mondo, detti impropriamente glóbe-trotters. Alcuni di costoro viaggiano pedestremente, senza un soldo, cercando la sussistenza dalie risorse della loro genialità, sia dando conferenze, come Gustavo Koegel, sia vendendo cartoline col loro ritratto, come Maximor e Kiraly, sia procurando ai colleghi della stampa il materiale per un diario del loro viaggio che ottengono di fare stampare, per rivendere in seguito, aumentandolo progressivamente. Alcuni, come l'artista drammatico francese E.J3runet, danno delie rappresentazioni, dove declamano poesie o leggono squarci d'autori.
Tutti conoscono le peripezie del podista Jesse Brandani di Pontedera, che avendo divisato di andare a piedi al polo nord, alla ricerca del superstiti della Stella Polare della spedizione del duca degli Abruzzi, venne messo in prigione a Trieste, perchè scambiato per un anarchico pericoloso.
Fra i più notevoli globe-trotlers menzionerò i due soci Francesco Scklear ed E. Se-lian, che da Parigi andarono a Pietroburgo (5000 km.) facendo circa 60 km. di marcia per giorno. Scklear, insieme ad Hunslen, fece il percorso da Vienna a Pietroburgo (2500 km.) in 50 giorni. Eugenio Zimmermann percorse tutta l'Europa. Arnaldo Innocenti di Roma, percorse 5500 km. da Roma a Berlino a Lon-
Gli olii d'oliva della Casa P. Sasso e F.> di Oneglia sono gli unici perfetti.
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