Almanacco Italiano 1904 (parte seconda) di

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      ENIMMISTICAC'è una curiosa forma di letteratura, che in questi ultimi anni ha assunto in Italia Intendimenti artistici, ed ha per cultori uomini dall'ingegno eletto, ed ha periodici suoi eleganti e ben redatti: la quale è, tuttavia, dalla grande maggioranza del pubblico posta in non cale, o per vieti pregiudizii, o perchè non si conosce.
      Noi abbiamo voluto porgere quest'anno ai colti lettori dell'Almanacco un piccolo saggio di quello che vuol essere oggidì, nel concetto dei migliori, V Enimmistica: e crediamo che ce ne saranno grati, poiché tanto quelli che la ignorano, quanto coloro che la disprez-zano per partito preso, fanno torto a sè medesimi, e non all'arte.
      Fino a non molti anni fa, il far sciarade, — come si diceva — era riserbato ai versaioli delle combriccole gaudenti e delle allegre serate : e se non sono mancati, anche per i'addietro, uomini d'ingegno che, per bizzarria d'inclinazione, hanno fatto la sciarada o l'anagramma od anche l'indovinello, il sistema però è rimasto quasi sempre quello di cui è tipico esempio la caricatura seguente :
      il mio primiero è calzo, il mio secondo è laio, il (itilo fa le scarpe a dieci lire il paio: e perciò da tutti, da chi la professava, come da chi se ne dilettava, o la apprendeva, l'arte delle sciarade era ritenuta come un rompicapo buono a sciupare il tempo e nulla più.
      Ma da una quindicina d'anni, avendo alcuni de'migliori enimmografl elevato progressivamente il concetto e la forma del lavoro enigmistico, un uomo di ingegno alacre e di attività combattiva, il Tolosani (Bajardo) diede mano alla trasformazione dei piccoli rompicapo indecifrabili ed inutili in geniali lavori d'arte: e, coli'aiuto di forti ed alati poeti, vi riuscì.
      Il periodico Diana d'Alleno, che egli dilige da 13 anni, è, non tanto uno dei più eleganti d'Iialia per civetteria di forma, quanto un piccolo scrigno mensile dì gioie enimmistiche e poetiche, versatevi dall'estro fecondo di collaboratori artisti.
      E, perchè il pubblico grande ha il torto di non volerli conoscere, non è però meno vero che il Borelli (Sordello) ed il Parmeg-giani (Arnaldo Daniello) ed il Dussert (Enrico di Navarro) pubblicano lavori che non hanno nulla da invidiare a quelli dei più grandi attuali poeti lirici; e che il Marchi (Mortadella) e l'Eberspacher (Paggio Fernando) creano giuochi riboccanti di tanta festosa arguta ge-
      nialità, che potrebbero esser sottoscritti da molti dei più celebri umoristi: e non cito che i principali.
      Ma se volessi diffondermi, potrei avvertire come per la stessa via siasi, con profitto, incamminato un altro periodico mensile, La Corte di Salomone, diretto dal Sambrotto (Dedalo), e come ormai i primi giornali e periodici d'Italia hanno compreso che anche in enimmistica c'è modo di far bene, ed hanno affidato le loro rubriche sciaradistiche a redattori competenti. Cito due esempi classici : Galeno (Rossini) per la Tribuna Illustrata e la Minerva, e Fra Bombarda (Romoli) per il Corriere della Sera e la sua Domenica.
      Pur tuttavia la grande maggioranza del pubblico ignora ancor oggi le bellezze di questa forma d'arte, seppure non la disprezza.
      Quali le cause di questo stato di cose? Le solite, che inceppano in sull' esordire ogni nobile iniziativa.
      Prima, fra tutte, l'invidia. È, anche nella ristretta famiglia degli edipi, un pullulare frequente di piccole gare, di questioncello inutili, di meschine rivalità, originate, o da pigmei che vogliono salire, o da altre cause che domandano un velo di misericordia. E tali piccole divisioni intestine, se pur contribuiscono al miglioramento dei metodi, fanno però sì che non rimanga tempo e modo ai migliori di fare pel pubblico quella propaganda che è necessaria per aprire la strada alla bellezza ed alla verità.
      Poi, ci sono gli avversari sistematici, quelli che chiudono gli occhi per non vedere: e u di questi cotai „ forse non pochi avranno già lasciato quest'articolo fin dal principio, per non occuparsi di cosa per preconcetto non vogliono toccare.
      Ci sono, per esempio, i belli spiriti da Caffè che ridono pazzamente, mordendo, dell'appassionarsi di alcuni all'incremento dell'enimmistica, ai sistemi dei giuochi, alla ricerca delle soluzioni; e preferiscono passar l'ore a dire cretinerie salaci od a compromettere l'onor del prossimo: è questione di gusti 1
      Ci sono anche uomini serii e valorosi, i quali dovendo, per legge di natura, sollevare alquanto lo spirito dalle quotidiane fatiche, mentre sanno consumare una mezza giornata in una partita a scacchi od in qualche altro divertimento, non possono tuttavia perdonare agli enimmofili la loro occupazione, e parlano di consumo enorme di tempo e di molecole cerebrali, così come se l'enimmistica non fosse piuttosto una graziosa forma di sport intellettuale, educativo e divertente.
      Ma verrà certamente, e presto, il giornoTimvr A Mipniir Serve a ridonare e conservare alla pelle la JjDlrlii-illiuUrlll morbidezza, la freschezza e la beltà della prima giovinezza. — Si vende in fiale con elegante astuccio a L. 3, cent. 80 per la spedizione; 3 fiale L. 9 franco di porto. — Deposito generale da MIGONE e C.f via Torino, ia • Milano.


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Almanacco Italiano 1904 (parte seconda)
Piccola enciclopedia popolare della vita pratica
di
Bemporad Firenze
1904 pagine 672

   

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