Almanacco Italiano 1904 (parte seconda) di
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La mattina dell'11 giugno 1903, una paurosa notizia metteva in agitazione le corti, i gabinetti, le popolazioni dell'Europa. Nella notte una congiura soldatesca aveva invaso il konak reale a Belgrado, e aveva messo a morte il re Alessandro di Serbia e la reginaLa Regina Draga nell'abito nazionale serbo.
Draga: nò l'eccidio si era limitato a loro, ma aveva compreso, dentro e fuori del konak, alcuni ministri e molti fidi e congiunti del Sovrano. Questo barbaro eccidio di cui la storia europea, dopo le stragi della rivoluzione francese, nulla registrava di simile, ci ripiombava in pieno medio evo; e le menti one-
Gli olii d'oliva della Casa P. Sasso <
ste si rivoltavano soprattutto all'idea che il delitto, qualunque ne fossero le attenuanti, fosse compiuto non da insurrezione di popolo oppresso, ma da ferocia di pretoriani che si ribellavano contro il loro Sovrano, e che tradivano il giuramento dal quale erano a lui legati. I particolari dell'eccidio non furono mai completamente noti. I congiurati erano tutti ufficiali dell'esercito, e gli organizzatori furono il colonnello Miscic, il comandante Lazarevic e il colonnello Mascin, cognato della Regina (fratello del primo marito di lei). Circondato il konak a notte avanzata (e furono prescelte a questo triste ufficio le truppe del 6» reggimento fanteria, con alcuni distaccamenti di altri corpi), uccise le guardie, i congiurati si posero alla ricerca dei reali, dopo aver obbligato a far loro da guida il colonnello Petrovic, che poi uccisero. Le porte erano sprangate ed essi le fecero saltare con cartuccie di dinamite, una delle quali uccise il colonnello Naumovic, solo dei congiurati che cadesse in quella impresa. I sovrani atterriti si erano nascosti in una camera segreta, ma furono scoperti e trucidati a colpi di rivoltella e di sciabola; fu detto che ognuno dei congiurati volesse (o dovesse) dare il suo colpo a quei miseri corpi. I cadaveri, ignudi, crivellati di ferite furono gettati dalla finestra nel giardino sottostante, dove rimasero fino alla mattina. Fu pure detto che sul corpo della Regina fossero compiuti atti obbrobriosi, ma non è provato: è però certo che i congiurati saccheggiarono gli appartamenti e rubarono quanto capitò loro sotto mano. Furono pure uccisi nel palazzo oltre il colonnello Petrovic, altri fedeli del Re; e fuori, al loro domicilio, fucilati da drappelli di soldati, iglue fratelli della regina, Nicola e Nicodemo, il presidente del Consiglio Zinzar Marcovic, il generale Paulovic ministro della Guerra, il Prefetto di polizia e molti altri. Il ministro dell'Interno Todorovic fu ferito mortalmente. Corse pure voce che anche le due sorelle di Draga fossero state uccise, ma invece furono, chi sa come, risparmiate ed espulse dalla
! F.< di Oneglia sono gli unici perfetti.
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