Almanacco Italiano 1904 (parte seconda) di
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cillabili. Leone XIII credette Invece che 11 cristianesimo, 11 cattolicismo non dovesse combattere l'onda ascensionale della democrazia moderna, ma dovesse prestare il sostrato di una democrazia organica. Per lui il cattolicismo non era qualche cosa di fìsso, di immobile, assorbito da un periodo storico precedente; no, egli concepiva il cristianesimo come la fonte viva e perenne del progresso, le parole di libertà, fratellanza, eguaglianza, non avevano per lui un senso genuino se si prescindeva dall'evangelo di Cristo.
Di qui il suo atteggiamento conciliante colla Repubblica francese — atteggiamento che non fu, a mio credere, dettato unica-
L'Aeterni Patris (1879), contro cui spiriti colti come Ruggero Bonghi si elevarono, doveva notare il ritorno della filosofia e della teologia dallo spagnolismo di Suarez, De Lu-go, ec. al pensiero limpido di Tommaso d'Aquino.
L'unione delle Chiese stette pure in cima de'suoi pensieri. Il 19 marzo 1895 diede il moto proprio Optatissiinae in una fide per alutare il ritorno del dissidenti nella Chiesa. Il 14 aprile dello stesso anno pubblicò la lettera Amantissimae voluntatis a quegli inglesi che cercano nell'unità della fede il regno di Cristo. Altrettanto fece per le chiese orientali.
Palazzo Pecci a Cabpineto dove nacque Leone XIII.
mente per la ristorazione di un principato civile tramontato. — Di qui l'Enciclica Rerum Xovarum, che apparve il 15 maggio 1891, egualmente combattuta dai socialisti che la trovarono conservatrice, e dai conservatori che la trovarono socialista. Non era nè conservatrice, nè socialista, nel senso che si annette generalmente a questa parola, era l'affermazione, da parte del Pontefice di Roma, dei principii sociali del cristianesimo tenuto conto dei bisogni contemporanei.
Ma Leone XIII non restrinse la sua attività alle questioni politiche e sociali. La questione filosofica lo affaticò all'alba del suo pontificato.
E negli ultimi anni del suo pontificato, mentre sembrava che le cure politiche dovessero assorbirlo oompletamente, seguiva con vera passione lo svolgersi della critica biblica, che costituisce la questione sociale per un'arte di pensatori credenti.
Nel cattolicismo si contendono il terreno anche a questo proposito due tendenze, conservatrice l'una, progressiva e critica l'altra. L'ultimo libro dell'abbate Loisy: L'évangile et l'église in risposta all' Essenza del cristianesimo di A. Harnack, fece meglio conoscere questi due orientamenti in seno al cattolicismo, ma prima ancora l'Arcivescovo di Parigi era venuto a Roma per chiedere la con-
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