Almanacco Italiano 1904 (parte seconda) di
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Gioacchino Pecci che aesunse il nome di Leone XIII. Non è nostro cómpito di narrare minutamente le vicende del pontificato di Leone e specialmente le fasi della sua politica sottile e sagace: l'atteggiamento risolutamente ostile allo Stato italiano, che prese forma di aperto combattimento subito dopo i deplorevoli fatti della notte del 12 luglio 1881, al trasporto della salma di Pio IX — la pace religiosa con la Gei-mania, e l'ottenuta revoca delle leggi di maggio — la campagna infrut-tuosa contro la Triplice Alleanza che guarentiva all'Italia l'integrità territoriale — il costante atteggiamento benevolo verso la Fran-
il grande filosofo di Rovereto. Poi successivamente: Ilumanum Genus (20 aprile 1884), che era una carica a fondo contro la massoneria. Immortale Dei (1 novembre 1885) sulla costituzione cristiana degli Stati. Libertaa (20 giugno 1888), sulla umana libertà; è forse il lavoro più profondo e geniale uscito dalla penna di papa Leone. Sapientiae Christianae (10 gennaio 1890), che tratta dei doveri dei cittadini cristiani. Provìdentissimus (18 novembre 1893) colla quale il Papa mirava ad una riforma degli studi biblici. Satis coqnitum (29 giugno 1896) che tratta dell'unità della Chiesa.
La salma di Leone XIII esposta nei suoi appaktamentleia, allora ostilissima all'Italia, e l'appoggio alle sue istituzioni repubblicane, non ostante i provvedimenti presi in odio al clero: queste le caratteristiche della politica di Leone XIII, nella quale egli ebbe a collaboratori prima il card. Franchi, poi il card. Nina, e finalmente, dal 18S7, il card. Rampolla, successivamente segretari di Stato.
Dove l'ingegno individuale di papa Leone si affermò sempre in forma solenne, fu nelle grandi lettere encicliche promulgate urbi et orbi, intese a rimaneggiare^utta quanta l'enciclopedia del cattolicismo. L'opera di Leone XIII è stata, a questo riguardo, potente e quasi maravigliosa. La più notevole delle encicliche fu quella: Aeterni Patris (4 agosto 1879), intesa al restauro generale degli studi filosofici sul tipo di S. Tomaso d'Aquino. In nome di questa venne bandita, iu Italia specialmente, la crociata contro il Rosmini,
Intorno alla questione sociale Leone XIII lasciò tre documenti importanti, tre encicliche speciali: Quod Apostolici muneris (28 dicembre 1878); Rerum Novarum (15 maggio 1891); Graves de communi (18 gennaio 1901). Que-st' ultima tratta espressamente il tema della democrazia, svolgendolo in senso elevato e cristiano.
Oltre queste grandi lettere mondiali urbi et orbi, l'opera di papa Leone comprende altre encicliche minori per importanza, poi molte lettere apostoliche dette sub plumbo, ed altre sub annulo piscatoris. Si aggiungano le costituzioni, i motupropri, i decreti, le istruzioni, le allocuzioni concistoriali, le epistole pontificie, i discorsi, 1 brevi, ed abbiamo una massa poderosa di materiale variatissimo, di cui parte mira al governo generale della Chiesa, parte riguarda alcune zone in particolare; alcuni documenti sono ridotti ad erigere laGli olii d'oliva della Casa P. Sasso < ! F.< di Oneglia sono gli unici perfetti.
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