Almanacco Italiano 1904 (parte seconda) di
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25. Presso Nozzano (Lucca) il maestro Giacomo Puccini cade con un automobile in un precipizio, fratturandosi una gamba. Dopo lunga malattia e lunghissima convalescenza guarisce, ma rosta alquanto claudicante.
26. In questo giorno, che è il 25® anniversario della morte del P. Angelo Secchi, è fatta al Collegio Romano una solenne commemorazione dell'illustre astronomo. Il Secchi, gesuita, nato a Reggio Emilia il 18 giugno 1818, fu nominato nel 1850 direttore dell'Osservatorio del Collegio Romano da lui rinnovato nel 1852, e vi durò sino al 1878 anno di sua morte. Egli predilesse le ricerche di Astrofisica, e in questo campo sono noti i suoi studi su Marte e sul Sole (la sua opera Le Soleil pubblicata da prima in francese, è il suo capolavoro), ma coltivò con successo la spettroscopia, la fotografia astronomica, la meteorologia, la geodesia. La commemorazione fu fatta dal prof. Elia Mil-losevich successore del P. Secchi. Altra cerimonia ha luogo contemporaneamente al Palazzo della Cancelleria per cura di un comitato cattolico, e nella quale parlò fra altri il padre Lais, allievo del Secchi. A queste onoranze volle partecipare anche il Pontefice dettando una iscrizione latina onoraria per il Secchi.
27. Parigi — Teatro delle Varietà. Le beau jeune homme, di Capus. Mediocre successo.
MARZO
4. Firenze — Il sig. Ernesto Modigliani offre al senatore Pasquale Villari, il quale aveva esposto nella Nazione di ieri le condizioni difficili finanziarie dell'Istituto di Studi superiori e i suoi grandi bisogni di fronte ai progressi della scienza, centomila lire per contribuire ai bisogni dell'Istituto.
„ Paii?i — All' Opéra Comique è data, fra grandi applausi al maestro Puccini, la centesima rappresentazione della Bohème.
6. Roma — Alla presen a dell'Ambasciatore e del Console russo, e della Colonia russa, è inaugurato un busto a bassorilievo di Nicola Gogol sotto alla lapide che ricorda il di lui soggiorno nella casa n. 125 di via Sistina dal 1838 al 1842, opera dello scultore Beklemischeff.
7. A Firenze per cura della Società italiana per la diffusione e l'incoraggiamento degli studi classici, comincia al Circolo Filologico una serie di pubbliche letture ed esposizioni dell' Iliade.
10. Oggi, anniversario della morte di Giuseppe Mazzini, esce in luce la quattordicesima edizione dei Doveri dell'uomo dettati dal grande agitatore. L'edizione è fatta ad uso delle scuole ed è preceduta da una circolare del ministro Nasi che la raccomanda ai Provveditori degli studi. " I Doveri non figurarono mai fra i libri di testo per un vieto pregiudizio. Le nostre istituzioni politiche non hanno bisogno di simile difesae di siffatto ostracismo. Quando Mazzini scrisse quel libro, pensava ad una dottrina più aita di qualunque opinione e interesse di parte; parlava in nome di quel principi morali che rappresentano un ordine perfetto ed universale della vita umana e si inspirava a quelle virtù del genio italico che resero possibile il risorgimento della terza Italia. Il libro è frutto di una grande fede; fede In Dio, nella famiglia, nella patria, nei destini della umanità. Fu dedicato agli operai Italiani; ma esso può insegnare a tutti in ogni tempo, e specialmente ai giovani. n La pubblicazione leva grande rumore e suscita aspre polemiche tanto da parte dei clericali quanto da parte dèi repubblicani stessi i quali rimproverano alla Commissione editrice di aver acettato alcune brevi soppressioni nel testo per ragioni di opportunità politica.
12. Madrid — Al Teatro Lirico ha luogo un match di scherma fra Eugenio Pini e Luciano Mérignac. Nella prima prova i due avversari fanno 9 punti per uno, ma il giuri dichiara vincitore il Pini per la superiorità del suo metodo; nella seconda riesce vincitore Mérignac; nella terza, decisiva, ancora Pini per tre punti. Il Pini è proclamato vincitore, non solo per esser rimasto superiore in due prove su tre, ma anche per il numero complessivo delle stoccate. Alcuni giorni dopo, jl19, in un' accademia dataEugenio Pini.
a Lisbona, essendosi durante un assalto rotto il bottone del fioretto di Pini, Mérignac resta ferito non lievemente.
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(Vedi annunzio di fronte al frontespizio).
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