Almanacco Italiano 1911 di
STORIA DI l'XA COCCARDA.
ventre idropico. Ad un balcone della Villa, tra la siepe di fu-chsie violacee, era comparso il viso attento di Donna Alessandra Trotti.
— Siete ammattita, Lena? — gemè il povero prete tastandosi il ventre indolenzito. — Che c'è, da correre così all'impazzata, strillando come un'oSsessa? V'ha dato il sole alla testa? Poco buon senso ci vuole! —
La donna, inebetita, rispose:
— Sono tornati i Tedeschi.
— Eh! — fece il parroco con un salto.
Donna Alessandra impallidì.
— Dove? — balbettò il prete senza voce.
— A Varese — rispose la donna.
— Andate al diavolo! — disse, calmo calmo, Don Luigi. — A vedervi e a sentirvi strillare come una gallina spinmata, c'era da credere li aveste alle calcagna. A Varese? Benissimo. A Varese, ci sono e ci restino. Noi stiamo, intanto, sul nostro bravo lago di Lugano! —
Le donne uscivano dalle casupole coi bambini in collo; qualche uomo arrivava di corsa dai campi. Il grido di Lena aveva commosso l'aria tranquilla e afosa di giugno; da tutte le parti, ora, sbucavano uomini scamiciati. Scendevano dai viottoli ripidi e stretti chiusi tra i muriccioli di là dai quali s'in-travvedeva il fieno alto, ed avevano, i più, un'interrogazione negli occhi e l'aspetto di pacifiche bestie da lavoro distratte dal subito passare di un'insolita cosa minacciosa; ma alcuni arrotavano i denti sotto le labbra strette, e questi portavano tutti la falce, già pronti a sostenere un assalto: negli occhi di altri pochi scintillava un bagliore d'odio intelligente e sagace.
— Dove sono? — sibilò un uomo magro, dal volto astuto volpigno.
— Quanti sono? — tuonò un colosso digrignando trentadue denti voraci ed alzando la falce. Scoteva ruvidamente la donna sgomenta.
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Almanacco Italiano 1911
Piccola enciclopedia popolare della vita pratica
di
Bemporad Firenze 1904
pagine 710 |
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