Almanacco Italiano 1911 di

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      STORIA DI l'XA COCCARDA.
      Allora si acccscro ni due lati del letto le candele delle veglie funebri, diritte, austere, solenni, infisse negli alti candelabri; e parevano, le fiamme d'oro, occhi che vigilassero. La grande pompa di quella luce stette audacemente in sentinella accanto al cadavere. E i famigliari, tutti raccolti, pregarono a lungo per l'oscuro eroe. L'avevano avvolto in un lenzuolo e ricoperto di una coltre; il volto era quieto tra il candore delle bende; le mani incrociate sul petto riposavano finalmente. Ma qualche cosa gli mancava. E ci* pensava Bianchina, rannicchiata nel suo letto, cogli occhi aperti sul buio e negli occhi la visione di quella stanza funebre custodita dagli alti candelabri. Ci pensava, e non poteva dormire. Si alzò, piano, scivolò cauta, a piedi scalzi, per le scale; la terrazza era aperta, ma il giardino era così nero! Coraggio: in fondo al giardino, sotto un cassone di bergamotti, Bianchina troverà la cosa che è scesa a cercare. La trovò, e la portò di sopra, e l'appuntò colle sue manine dove doveva essere appuntata.
      Era un po'pesta ed aggrinzita; l'umidità l'aveva impregnata stingendone il rosso sul bianco. Sembrava fosse stata sciupata dal sole e dalle piogge in lunghi mesi di marce e di bivacchi: sembrava fosse umida di sangue.... Ed era bella come un fiore, il primo fiore gualcito di una primavera ardente. Era bellissima, sul petto di quel morto, la coccarda di una bimba ardita, la bella coccarda italiana.


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Almanacco Italiano 1911
Piccola enciclopedia popolare della vita pratica
di
Bemporad Firenze
1904 pagine 710

   

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Bianchina Bianchina