Almanacco Italiano 1911 di

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      lentamente come fosse la lancetta di un Immenso orologio, di modo che l'astro (stella, pianeta o cometa) rimane sempre nel centro del campo, come è stato puntato.
      Questo sistema ha il vantaggio oltre che permettere una maggiore esattezza nelle osservazioni, di lasciare libere le mani all'astronomo, per appuntare e disegnare e più ancora, di lasciargli concentrare tutta l'attenzione sull'oggetto che osserva.
      Oggi poi, all'occhio stesso dell'astronomo è sostituita come si sa, la lastra fotografica, e si costruiscono del meravigliosi canocchiali fotografici 1 quali riproducono con una fedeltà assoluta le varie regioni del cielo, e ciò che più importa, anche quello che poteva sfuggire all'occhio dell'astronomo più esperto.
      Questi canocchiali hanno "allargato di miliardi e miliardi di miglia 1 confini del cielo. In punti dove l'occhio umano non scorgeva, per esempio, che una stellina o due, e armato di telescopio non ne poteva vedere che poche diecine, oggi colla fotografia se ne sono contate a migliaia!
      Il canocchiale fotografico serve dunque mirabilmente alla scoperta degli astri, e perciò anche delle comete, le quali, quando sono sempre tanto lontane e tanto deboli da non poter essere vedute neppure col canocchiali, giungono pur tuttavia, ad impressionare la lastra fotografica. Così è avvenuto per la Cometa di Halley, la quale era aspettata a gloria dagli astronomi sull'ultima metà dell'anno passato e si co-
      gli da qualche tempo quel punto ogni sera ed il 12 settembre ebbe la soddisfazione di vedere nella lastra fotografica una piccola nebulosa. La lastra fotografica l'aveva veduta, ma ancora nessun occhio umano sia pureCometa di Halley. — 28 aprile 1910 3'> 50»,
      nosc-eva per mezzo del calcolo, la località e il punto preciso del cielo nel quale doveva riapparir®. 11 Wolf di Heidelberg, fotografavaCometa di Hallet. — 13 maggio 1910 3h 30".
      armato del telescopio più potente poteva osservarla. Credo ora che sia interessante conoscere alcuni dati che ad essa si riferiscono; quali per esempio un po'di parte storica, la lunghezza del viaggio, la sua velocità, le sue dimensioni, ec., ec.
      La Cometa di Halley dunque, è nel mondo delle comete, la più famosa di tutte; la più importante. Ma intendiamoci, però; non tanto per il suo splendore e par la sua grandezza, quanto per la sua storia. Fu infatti per essa ohe Halley in occasione di nna sua apparizione potè scoprire che essa compariva ogni 75 anni e V3 e potè predire dopo calcoli laboriosi e lunghissimi che questa sarebbe riapparsa nell'anno 1758. Insomma, fu con questa che Halley potè dimostrare per la prima volta nel mondo, ohe anche le comete eseguivano delle orbite intorno al Sole, e che erano soggette alle leggi generali di gravitazione, scoperte da Newton. Nel 1749, tre anni prima di morire, Halley pensando al suo astro, scriveva:
      Se essa ritornerà secondo le nostre predizioni nel 1758, la posterità si ricordi che la scoperta si deve ad un inglese. , E la posterità e la Patria non furono ingrate, perchè il nome di Edmondo Halley sarà sempre nella nostra memoria e durerà finché dura la volta azzurra del cieli.
      La notte di Natale nel 1758, Il contadino Palizsh delie vicinanze di Dresda, un'intelligenza rara, di cui scrive l'Her-schell: u Un contadino di professione, un astronomo per natura, „ riuscì a trovar la cometa nel punto del olelo assegnato dal calcolo.
      Essa passò al perielio il 12 marzo 1759.


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Almanacco Italiano 1911
Piccola enciclopedia popolare della vita pratica
di
Bemporad Firenze
1904 pagine 710

   

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