Almanacco Italiano 1911 di

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      Atività ohe regna sovrana nel fenomeni «elestl. Quello che al telescopio apparisce pure come un punto appena percettibile, si deve riflettere che è invece dotato di dimensioni colossali, che l'immaginazione nostra appena può concepire. Le variazioni che si notarono sensibili e vistose nella forma delia chioma e della testa della Cometa di Innes furono tali da far assumere all'astro in studio un aspetto del tutto differente e caratteristico nel breve spazio di sole 24 ore.
      Fu sconvolta in sì breve tempo, la posizione della materia che la costituiva per centinaia di mig.iaia di km., e questi fatti ci rendono sicuri, che mentre a prima vista queste belle viaggiatrici celesti sembrano ammantate di sola tenue e fredda luce, sono invece centro e sede di attività e di vita straordinaria. E ci danno però anche insieme una grande e solenne lezione di quanto ancora ci manca per conoscere tanti misteri che ci avvolgono! Ora ambedue le comete che quest'anno più delle altre si sono avvicinate a noi, hanno ripreso da un pezzo il loro viaggio per le lontanissime regioni celesti.
      Non siamo stati troppo fortunati questa volta, bisogna pur confessarlo, per dato e fatto della stagione avversa; ma pur nonostante gli astronomi hanno saputo ricavare frutti preziosi anche da quei brevi momenti che le nubi hanno permesso l'osservazione accura'a. Speriamo però, e lo auguro vivamente ai lettori di questo Almanacco, di essere più fortunati colla prossima apparizione che la Cometa di Halley farà nel 1986!...
      Cometa di Innes. — 22 gennaio 1910 18h.
      Bisogna ricordare però, che le osserva- Izioni di questa cometa, che del resto fu ad- I
      dirittura mai avigliosa, furono oltremodo con- Itrastate dal tempo cattivo, e insieme anohe I
      dalla brevità della durata del tempo in cui Iessa rimase visibile che non sommò neppure I
      a 80 giorni! L'aspetto che essa aveva ad oc- Ichio nudo era uno dei più belli. Nonostante I
      la sua vicinanza al sole, che ne soffocava Imoltissimo lo splendore, essa era lucentis- I
      sima, e si poteva scorgere colla massima fa- Icilità all'orizzonte poco dopo il tramonto. Se I
      invece essa fosse stata visibile la notte alta, Iil suo splendore sarebbe stato imponente e I
      avrebbe lasciato certamente un ricordo stra- Iordinario nella mente delle popolazioni. Il ^H
      suo nucleo tondo e ben definito, appariva Ial telescopio come coinvolto in una nebbia ^H
      leggera e trasparente; la sua coda che era Iuniforme e slargata ad occhio nudo, appa- I
      riva invece come striata da spazi oscuri os- Iservandola con uno strumento appena po- I
      tente. La coda, misurata fra il 29 e il 30 gen- Inaio raggiungeva la lunghezza di 100 milioni I
      di km., quasi 5 volte più lunga di quella I della Cometa di Halley!
      Anche in questa, come nella Cometa di I Halley e come del resto in tutte le Comete, I si notarono delle importanti e vistose var a- I zioni nel breve tempo di poche ore. È vera- I mente meraviglioso e impressionante anche per chi ha pratica di osservazioni astronomiche, la grande rapidità e la prodigiosa at- Cometa di Innes. — 23 gennaio 1910. 18h.


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Almanacco Italiano 1911
Piccola enciclopedia popolare della vita pratica
di
Bemporad Firenze
1904 pagine 710

   

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