Almanacco Italiano 1911 di
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un pianeta i particolari della sua superficie. Così avviene per i canali di Marte, la oul osservazione è riservata solo a chi possegga mezzi ottici squisiti, conformazione fisiologica speciale e sopratutto una grande perseveranza.
Delle centinaia d'Ipotesi, imbastite con più o meno buon senso, per spiegare queste misteriose linee, faccio grazia al lettore : esse mostrano una volta di più come l'uomo abbia sempre bisogno di far dell'antropomorfismo e come ad esso costringa le leggi della natura. D nome canali dato dallo Schiapa-relli alle linee, come si chiamano mari le macchie della Luna, che di mare hanno soltanto il nome, penetrò nel pubblico, nei profani, nei giornali; si parlò di grandi sistemi d'irrigazione, di dighe costruite per l'acqua, di sforzi sovrumani, per arrestare la siccità nel pianeta già vecchio, e si pensò che i canali senza ingegneri e operai non si fanno, ohe quindi lassù devono vivere esseri a noi superiori per forza e per Intelligenza ; si parlò degli abitanti di Marte come si può parlare degli Esquimesi o degli Zulù, se ne riprodussero gli aspetti, anche!
E tutto questo, che è pura fantasia, fn, si può dire, esclusivamente causato dalla parola canale( che 11 pubblico profano prese così alla lettera, che lo Schiaparelli stesso doveva dopo esclamare : u Fui io che li bettezzai così, ma quanto ho dovuto pentirmene! „
Tralasciamo dunque tutte le ipotesi che fanno di Marte una succursale della nostra dimora e poniamo insieme l'occhio al telescopio, fidandoci solo di quanto vediamo. Da prima appare un disco rossastro, vibrante nel campo del telescopio per i moti della nostra atmosfera, poi il disco mostrerà gli orli più luminosi del centro e, ad uno dei poli, una bella callotta bianca; perseverando ancora nell'osservazione vedremo delle ineguaglianze di colore, le quali potranno raggrupparsi in due categorie distinte: macchie grigio-azzurre e regioni giallo-rossastre. Per alcuni momenti l'immagine del pianeta, data l'accomodamento dell'occhio, ci sembrerà assai nitida per venir disegnata con comodità, ma ci accorgeremo ben presto che tutte le macchie si spostano verso oriente, accusando così un moto di rotazione di tutto il pianeta intorno al proprio asse.
Nei rari istanti privilegiati, in cui l'immagine raggiunge la più grande definizione e l'occhio un'estrema sensibilità, una linea fine correrà improvvisamente da un capo all'altro delie macchie grigiastre, attraversando le regioni gialle; dopo un mezzo secondo un'altra in un altro luogo, poi un'altra. Per un attimo rimarranno visibilissimo, poi, un movimento dell'atmosfera, un intorbidamento della vista, le cancellerà. Talora, quando stiamo osservando una di queste lince ne compare un'altra ad essa vicinissima e parallela; la linea primitiva sembra così che si sdoppi. È
questo 11 famoso fenomeno, scoperto da Sohia-parelli, della oosidetta geminazione dei canali di Marte, per cui ogni singola linea del pianeta sembra come soindersi in altre due, che seguono esattamente il corso della primitiva.
Un dato sistema di parallele s'interseca sempre sotto angoli determinati con nn altro sistema di linee, pure parallele; è una disposizione geometrica la quale ha dato e dà ancora non poco da pensare agli astronomi e ohe ha fornito nuova materia al propugnatori dell'intelligenza dei marziani.
Non è qui il luogo di parlare di tutti quei
19 Settembre '09 — u = 283°.
fenomeni che si susseguono alla superficie del pianeta ogni volta che la sua rivoluzione ce lo riconduce vicino; stimo invece più opportuno dare un cenno sulle moderne polemiche e sulle ipotesi più recenii che si vanno facendo su queste misteriose apparenze.
Nql 1909 il pianeta Marte, che era in una delle sue più favorevoli opposizioni, è stato assiduamente studiato per più di sei mesi dagli astronomi del mondo intero, allo scopo di decifrare una volta, so possibile, l'enigma dei canali. Qui, all'Osservatorio Ximeniano, potei intraprendere l'osservazione sistematica dei pianeta per tutta l'epoca utile, che fu dal luglio al dicembre; ed è appunto dal risultato di queste osservazioni che io attingerò materia per dare ai lettori un'idea del terreno su cui è posta attualmente la questione di Marte.
Dirò subito che in questi ultimi anni la credenza che i canali siano linee proprie del pianeta è stata molto scossa; la causa cheli produce è da ricercarsi piuttosto nell'immagine telescopica o nel nostro occhio, anziché in reali produzioni fisiche, come sarebbero, ad esempio, i crateri lunari. Con questo non si vuol dire che Schiaparelli, e con lui tutti i più celebri astronomi, abbiano visto male o siano stati vittime di autosuggestioni, poi-
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Almanacco Italiano 1911
Piccola enciclopedia popolare della vita pratica
di
Bemporad Firenze 1904
pagine 710 |
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Pagina (203/461)
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