Almanacco Italiano 1911 di

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      ebbe eretta l'università con la pensione di 600 once all'anno mentre pochi anni prima aveva avuto il permesso di murare un porto.
      In Catania continuarono a tenersi varii parlamenti e nel 1492 avvenne l'espulsione degli ebrei. Dal 1500 in poi fino al secolo XVII Catania andò incontro a calamità d'ogni sorta : nel 1516 per ragion dinastica essendosi ribel-
      stinte dalle solite guide, cominciamo dalla Stazione centra'e ampia e di severa architettura ma non più bastevole ai bisogni di Catania sì da doversene inalzare un'altra ch'è in via di costruzione.
      Scendendo, il viaggiatore si trova in una gran piazza, un po'irregolare, a dir vero, ma ariosa e trionfante di luce, con a destra la viaCatania. — Piazza dei Mabtibi.
      (Fot. P. Grassi).
      lata, ebbe molti nobili e popolani uccisi; nel 1551 poco mancò che non fosse posta a sacco dai turchi ; nel 1562 dovette riscattare il vescovo Caracciolo predato dal pirata Dragutto mentre ritornava dal concilio di Trento; dal 1575 al 1578 fu desolata da peste, poi da carestia e quindi nuovamente dall'epidemia e nel 1647 s'ebbe il fatale ritorno della carestia; nel 1669 il fuoco dell'Etna minacciò di incenerirla e devastò i luoghi più ameni ad ovest della città mentre a coronamento dell'opera nel ter. emoto del 1693 perirono sedicimila de' suoi abitanti.
      I fatti che seguirono sono di scarsa importanza nè mi faccio a narrare la storia ca-tanese degli ultimi tempi perchè la sua è la storia di tutta la Sicilia e sarebbe quasi un'offesa al buon senso del lettore ripetere le vicende delle rivoluzioni eroiche che affratellarono l'Isola del sole all'Italia del settentrione o enumerare i fasti dell'Etna dalle descrizioni pliniane alla recente, terribile eruzione di quest'anno; più tosto diamo senza internarci in vieti particolari, che se convengono ad un libro son dl soverchio in un articolo, una scorsa a questa città sostituendo, dove faccia bisognose sarà spesso, all'opera della penna quella perfettissima dell'obbiettivo fotografico.
      Messina, in cui sorgono quasi tutte le raffinerie di zolfo, di fronte la fontana di Proserpina opera dello scultore Moschetti artisticamente espressa e di buona forma nell'insieme e a sinistra la splendida passeggiata di piazza deiDicendo Catania nuova non credo ch'io mi renda autore di vane iperboli o facitore di volute esagerazioni perchè, chi, dopo venti anni, venisse in questa bella città bagnata dall'Jonio e minacciata dall'Etna, stenterebbe dl riconoscerla a causa dei molteplici e radicali mutamenti.
      Per procedere con ordine, premettendo fin da ora che queste righe vogliono essere dl-
      Catania. — Corso Stesicobo-Etneo. (Fot. P. Grassi).
      Martiri, da cui si gode la vista del sublime e multiforme azzurreggiare dell'acque marine.
      Da piazza dei Martiri (ch'amata così perchè quivi vennero fucilati, a' tempi della dominazione borbonica, moltissimi patrioti) al


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Almanacco Italiano 1911
Piccola enciclopedia popolare della vita pratica
di
Bemporad Firenze
1904 pagine 710

   

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