Almanacco Italiano 1911 di
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poco non lo condusse a morte; durante la malattia diventò contemplativo e scrisse la Palingenesi e poi il Lucifero, il Giobbe: vaste concezioni poetiche ove fra l'altisonanza del verso, un po' troppo gonfio forse e retorico (ma alla maniera di Vergilio) brillano l'alto ingegno, la poderosa potenza inventiva, l'efficacia quasi dantesca delle imagini. Pubblicò in seguito altri volumi di versi e un altro poema: L'Atlantide, che formalmente è forse il migliore di tutti, e infine quelie splendide poesie che volle intitolare religiose.
Luigi Capuana nacque a Mineo (prov. di Catania) nel maggio del 1839 e dimostrò prestissimo le sue eminenti qualità distinguendosi fra gli altri come critico, novelliere, ro-manzatore, spiritista,poeta,scrittore di fiabe; in tutti i campi insomma deila letteratura italiana affermandosi primo in tutto. Per lo più i suoi romanzi e le sue noveiie ritraggono magistralmente l'intima vita siciliana cui egli con meraviglioso intuito d'artista ha saputo dare nuovi atteggiamenti: le sue fiabe sono tutte capolavori d'arte, oltre che deliziose per la finissima vena umoristica che le collega.
Giovanni Verga, nato a Catania nel 1840, è forse la più completa figura di scrittore contemporaneo. In lui si si possono osservare due atteggiamenti: uno romantico, l'altro, diciamo così, verista benché in ambo I casi ritragga la vita nuda.
Il suo capolavoro e I Malavoglia, l'unico romanzo moderno degno di stare insieme al Piccolo mondo antico del Fogazzaro, accanto ai Promessi sposi. I suoi racconti siciliani sono conosciutissimi e ben a ragione ammirati, perchè ritraggono con una precisione impressionante e in poche parole, l'anima siciliana in tutte le sue manifestazioni.
I dintorni di Catania sono dilettosissimi e chi venisse da noi senza visitarli, meriterebbelo sconcio epiteto con che i palermitani qualificano chi, dopo Palermo, non visitasse Monreale.
A nord-ovest abbiamo Cibali (corruzione di Cibele), graziosissimo sobborgo, odoroso di zagara e di aranci; a nord-est Ogninache s'abbellisce del meraviglioso porto di t'iisse dove è fama sbarcasse l'Odisseo dopo i suoi lunghi e penati errori.
A pochi chilometri distante sorge Aci-Trez-za, pie: olo paese di marinai, bellissimo per la sua posizione e importante in arte perchè di fronte s'ergono gli scogli dei Ciclopi di che la leggenda armò le mani di Polifemo.
Nume minaccioso e terribile, sorge l'Etna dietro Catania con la sua mole superba che inaba al cielo, come a sfida, la bianca capelliera. E p.ir che gitti la sua ombra fatale su la citià operosa di moti e suonante d'opre nmane come per raffrenarne gli impeti. E, di contro, il mare susurra eternalmente la sua mesta cantilena, dolce come una canzone siciliana, mentre il sole manda la sua luce a illuminare gli angosciosi travagli degli esseri.
E chi siede taciturno al sole, avendo a destra il colosso etneo, a sinistra l'infinità azzurrina del mare, chiude gli occhi come per troppa intensità di sensazioni e sogna e vede uno stradone bianco e assolato a' cui lati verdeggia arida, polverosa l'erba rachitica e ode per l'ampia pace meridiana il ciottolare in- ( composto di un carretto con su un uomo mezzo addormentato e compreso della pace dell'ora 11 quale canta monotonamente i versi dello sconforto:
Kon cianciti li pumi/Ida o li girasi cianciu la cunfirenza ca ti desi.
E con la frescura del vento ginnge, come meravigliosa e polifonica musica umana, un multiforme alternarsi di voci che rompono la magìa del sogno.
È Catania che si leva, che vibra, che vive.
Natale Scalia Sgboi.
Pittore di carretti. (fV, y. Scalili).,
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Almanacco Italiano 1911
Piccola enciclopedia popolare della vita pratica
di
Bemporad Firenze 1904
pagine 710 |
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Pagina (409/461)
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