Almanacco Italiano 1911 di
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rompeva In questa enfatica esclamazione: — „ Se v' ha disciplina in ogni angolo della terra certamente ebbe origine da Nardò I „ — Lo stesso scrittore c'informa che vi erano in questa Università le diverse facoltà di giurisprudenza, di letteratura, di medicina e di filosofia.
via. Nell'alba del XVI secolo 1' Università era ancora in fiore; ma sul finire di questo e ne' primi de! successivo era già molto decaduta, e se ne parlava come di una gloria semispenta. Una trista meteora di guerre civili fratricide, di oppressioni, di angherie e di sangue, aveva influito non poco ad ecclis-
Cuttedrale di Nardò. — Affreschi di Cesabe Maccasi. Il Crocifisso rapito dai Saraceni.
E prosegue: — " Qui accorrevano i gio- sare quell'astro che emetteva tanta luce divani per educarsi ed istruirsi. E ne uscirono sapere, fino a regioni assai remote. „ — di fatti oratori sacri di grido, fra i quali il II ricordato Galateo con queste parole dà
notissimo Roberto Caracciolo di Lecce, me- fine al suo famoso libro sul Silo della Japigia:
dici e scienziati, come il De Ferrariis e Bar- — " .... Galatone mi diè i natali, questa città
Cattedrale di Nardò. — Affbeschi di Cesare Maccabi. Il Redentore in trono.
tolomeo Tafuri, avvocati e professori di lettere e di scienze, come Francesco Neretino che insegnò nella Università di Padova, ambasciatori ed alti dignitari ecolesiastioi, e via
(Nardò) mi educò, mi promosse e mi ammaestrò nelle scienze. Qui signoreggia Belisario Acquaviva. Nè sarò inarato verso di te, se come da Taranto ho dato principio a questa
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Almanacco Italiano 1911
Piccola enciclopedia popolare della vita pratica
di
Bemporad Firenze 1904
pagine 710 |
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Pagina (413/461)
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