Almanacco Italiano 1911 di

Pagina (416/461)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina  Immagine

      - 2'Jl —
      ria muranese è lasciata alle sue limitate risorse. Era morta da un pezzo: alcuni generosi di borsa e veggenti della mente la fecero risorgere. Ora, se l'aiuto manca, essa rischia di morire di nuovo — e questa volta, bisogna dirlo, ignominiosamente.
      Bisogna dirlo : il più gran nemico dell'arte vetraria muranese, è il commercio vetrario veneziano. Il cosmopolitismo balordo e snob, che va a Venezia come va alle Piramidi, che compra un gingillo sotto lo Procuratìe come compra una pipa in un bazar di Tripoli, è l'incubo divino e temuto di questo commercio.
      Per i forestieri soltanto si pena e si spera ; per accaparrarseli soltanto si lotta e si traffica.... Che l'italiano sap-
      ziani: sono essi i concorrenti sleali e pui-troppo vittoriosi, dei prodotti di Murano.
      Colati allo stampo, molati a macchina, essi possono mantenersi a prezzi ì-elativamente bassi, nel mentre i vetri muranesi, creati con l'alito, plasmati pezzo per pezzo con rotazioni a braccio libero, con ornamentazioni improntate secondo il gusto singolo e il capriccio immediato dell'artefice, hanno tutta la grazia timida ed audace insieme dalle cose originali, tutte le piccole esitazioni della materia che si dispone a sua posta, senza che il calco la costringa in linee e in aspetti determinati ed hanno quindi un prezzo più elevato, un prezzo d'arte, non di bottega.
      Venezia. — Isola di Morano : Rio db'Vetrai.
      pia che un'industria, come la Vetraria, esiste ; che esso se ne glorii, come d'una quasi leggendaria bellezza ; che, qui da noi, ci sieno ricchi o buongustai disposti anche a spendere del denaro per abbellire le proprie dimore, per allietare le loro tavole, di prodotti muranesi.... tutto questo importa meno di nulla, ai negozianti veneziani.
      Sono i compratori d'oltre mare e d'oltre monte che bisogna sfruttare; tanto, a costoro nulla importa la genuinità d'un oggetto; purché porti l'etichetta di Venezia, esso può anche venir dalla Boemia, massiccio, greve, dorato su tutte le costure come un guardaportone. E sono, infatti, i vetri di Boemia, gabellati per muranesi, che tutte allagano le vetrine e i saloni di vendita vene-
      Quosto stato di cose nuoce, naturalmente, anche alla produzione ; la quale, per tentare di vincere la concorrenza, deve limitare la creazione delle aeree maraviglie, delle coppe che paiono bolle di sapone solidificate, delle murrine maravigliose, a petto delle quali, quella che Siila regalò a Valeria Messala, sposa, e che valeva 40 milioni di sesterzi, dovrebbe sembrare un meschino tentativo di bardotto.... per moltiplicare quei tipi e quelle forme di più facile gusto e di minor dispendio d'opera, che ripromettano un tornaconto qualsiasi.
      * » *
      L'isola di Murano era abitata sino dai tempi romani; innanzi, dunque,
      16


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina  Immagine

   

Almanacco Italiano 1911
Piccola enciclopedia popolare della vita pratica
di
Bemporad Firenze
1904 pagine 710

   

Pagina (416/461)






Venezia Piramidi Procuratìe Tripoli Murano Morano Rio Vetrai Vetraria Venezia Boemia Boemia Siila Valeria Messala Murano