Almanacco Italiano 1911 di
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liario del porto della Capitale, concentrandosi in esso buona parte del lavoro di caricamento e scaricamento delle merci, od il suo movimento commerciale può essere calcolato all'incirca ad 1,850,000 tonnellate annuali.
Il porto del Riachuelo è situato nei rioni della Boca e di Barracas, dove si concentra una popolazione dall'aspetto speciale, una popolazione quasi esclusivamente marinara, formata nella maggior parto dall'elemento italiano, con prevalenza dei genovesi e Gon qualche innesto di siciliani. Si può dire che nel rione della Boca non si parli che il genovese, che rappresenta quasi la lingua ufficiale, ed anche l'elemento indigeno è costretto a parlare quel dialetto. Ma, nello scorrere degli anni, coi progressi della civiltà, con l'allargarsi del cosmopolitismo, che è vino dei caratteri più essenziali della grande capitale argentina, anche il rione della Boca va perdendo il suo aspetto speciale ed anche il dialetto genovese, perdendo man mano terreno, viene sostituito dalla lingua castigliana, come sono state sostituite le sue numerosissime case di legno, costruite su pala-fìtte, le sue strade una volta strette, contorte e sudicie, da edifici in muratura, alcuni ancora del tipo coloniale, moltissimi di grandi dimensioni dallo stile prettamente moderno, da ville o villini, da ampie strade lastricate, da bellissime avenide.
Ma, ritorniamo al porto della Capitale, dove si svolge una febbrile vita di lavoro.
Uno degli impianti più notevoli che si ammirano al porto è quello degli Elevatori dei Grani, rappresentati da due grandissimi edifici situati nei bacini 2 e 3 della Darsena Nord. Questi elevatori sono stati costruiti per le grandi necessità create dal commercio di esportazione dei cereali, che, come è noto, nell'Argentina assume una importanza straordinaria.
Essi hanno la potenzialità, lavorando ciascuno solamente dieci ore, di scaricare oltre 1000 vagoni ; la loro capacità è bastevole a contenere ognuno 30,000 tonnellate di cereali, mentre quella dei granai annessi è capace di contenere quasi 60,000 tonnellate di cereali in sacchi.
Emigrazione. — Alla Darsena Nord è sorto da poco tempo, ma non è stato ancora del tutto completato, un altro grande edificio, destinato alla sede della Direzione di Immigrazione.
Una lunga e spaziosa diga, ricoperta da una tettoia, ò attigua al bacino nel quale vanno ad ormeggiarsi i transatlantici, che arrivano carichi di pas-seggieri e di emigranti.
L'edificio comprende per ora i locali per la Direzione e gli uffici dell' immigrazione, quelli per la visita doganale dei bagagli; ma fra poco tutto il fabbricato sarà completato con vasi i cameroni che serviranno da alloggio per parecchie migliaia di emigranti, con refettori, cucine, infermeria, grandiosi cortili, con i locali nei quali sarà istallato l'ufficio del lavoro. Sarà abolito in tal modo il lurido baraccone del Ritiro dove da oltre quindici anni vengono ospitate, in un ambiente antigienico, malsano, ristretto, le migliaia di emigrati che qua giungono da ogni parte del mondo, attirati dal miraggio il più delle volte illusorio, di far fortuna, ma che rappresentano senza dubbio il principale e cieco strumento della ricchezza nazionale.
E difatti la Repubblica Argentina deve oggi il suo sorprendente sviluppo economico, sociale, intellettuale all'elemento emigratorio, che portò nel suo territorio i primi albori della civiltà moderna, deve ai lavoratori del braccio, instancabili eroi ignorati del lavoro, il dissodamento delle sconfinate, interminabili estensioni delle sue terre, prima "vergini del tutto, ora solcate dall'aratro e producenti quelle colossali quantità di cereali che annualmente sono riversate sui maggiori mercati mondiali, a questi emigranti dove il vertiginoso aumento della sua popolazione, per cui mezzo fu possibile ottenere progressi, che in altre condizioni di luogo e di tempo si sarebbero verificati solamente dopo parecchie decine di anni, ad essi deve la grande valorizzazione della proprietà urbana e rurale, ad essi l'aumento delle sue relazioni commerciali coi paesi esteri ; ed all'elemento immigratorio intellettuale deve oggi il rifiorire degli studi, l'affollamento delle sue università, la creazione degli istituti superiori, lo sviluppo delle arti, delle industrie.
Nella storia dell'emigrazione argentina, l'Italia occupa senza dubbio il primo posto, e le correnti emigratorie italiane che si riversarono sul continente di questa giovane repubblica rappresentano uno dei principali fattori dell'attuale stato di sviluppo sociale e di benessere economico.
Solamente da qualche anno a que-
L'Emulsione di Oiio Sasso è preferibile a tutte le emulsioni di olio di'merluzzo.
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Almanacco Italiano 1911
Piccola enciclopedia popolare della vita pratica
di
Bemporad Firenze 1904
pagine 710 |
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Pagina (428/461)
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