Processo originale degli untori di

Pagina (10/464)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina  Immagine

      — IO —
      Untori, e raccontarono che un di costoro, in sul venire strozzato, confessossi reo, e palesò insieme un preservativo contro la peste, adoperato poi col nome di unto dell'impiccato. Il 12 settembre di quell'anno, il governatore Ayamonte, avendo saputo che alcune persone con poco zelo di carità, e per mettere terrore e spavento al popolo, per eccitarlo a qualche tumulto, vanno ungendo con unti che dicono pestiferi e contagiosi le porte et i catenacci delle case e le cantonate, sotto pretesto di portar la peste, dal che risultano molti inconvenienti, e non poca alterazione tra le gentil maggiormente a quei che facilmente si persuadono a credere tali cose , per ovviare a" tale insolenza, promette a chi ne denunzii gli autori 5oo scudi, e la liberazione di due banditi: e se era complice, l'impunità, purché non fosse il capo. Da questa grida, ripetuta poi il 19 del mese stesso, ben appare come fosse poco più che il sospetto di un' insolenza, non di una tanta reità. E convien credere che non acquistasse piede, giacche il Besta, il Giussano, il Sugato, altre memorie di contemporanei, non ne fanno pur cenno.
      Però l'ignoranza progrediva mercè le cure di chi vi aveva interesse, e i frutti di quella sono sempre gli stessi. Fin dal 16-28, la cattolica maestà del nostro re, con paterna premura, atea mandato lettere al senato e al tribunale della sanità milanese, annunziando come dalla.Corte sua fossero fuggiti quattro Francesi, ( i Francesi allora faceano molta paura ai nostri padroni ) scoperti di voler infettare Madrid con unti pestilenziali : stessero dunque sull'avviso se mai capitassero in questi paesi (1). Poco dopo arriva in Milano all' osteria dei Tre-re un Gerolamo Bonincontro,vestito alla francese e civile negli atti; c siccome allora il passaggio delle truppe faceva nascere paura di peste, cos\ egli lascia intendere d'avere certi suoi specifici., co' quali cinque anni innanzi avea fatto dei gran bene nella terribile peste di Palermo (»); e sfoggia ampie attesta-
      (1) Tadinì p. in.
      (a) Anche quella li disse propagata dagli untori.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina  Immagine

   

Processo originale degli untori
nella peste del 1630
di
1639 pagine 464

   

Pagina (10/464)






Ayamonte Besta Giussano Sugato Corte Francesi Francesi Madrid Milano Tre-re Gerolamo Bonincontro Palermo Tadinì