Processo originale degli untori di

Pagina (12/464)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina  Immagine

      — 12 —
      virono non poco a convincere la moltitudine, per cui un oggetto diventa coi) di leggieri un argomento (i).
      Provata allora la verità del fatto per tanti testimonii e per la visita del tribunale della sanità, cominciossi a ragionarvi sopra. È una burla degli studenti di Pavia: è una bizzarria di ca-valicri grandi per incantar la noja di quel!' assedio di Casale : è il contino Aresi, è don Carlo Bossi, è il figlio del castellano Padiila per ispaventare la gente : è una perfida vendetta del governatore Cordova cacciato a torsi di cavoli: è una trama del re di Francia : è una delle solite del Bichelieu, ed è uomo da farlo, che non crede più in Dio di quello facciano le mie scarpe (2) : è una raffinata barbarie di quel Walienstein, il cui nome suonava terribile come In campana a martello. Alfine divenne universale opinione che quegli unti fossero (atti per ispargere la peste.
      Universale dico, benché tra i privati, chi per sana cagione, chi per ismania di contraddire quel che dicevano i più, vi fossero alcuni che non credeano (3). Tra questi ricorderò vo-
      (1) Dopo d'allora nessuno più ginocchiavasi o sede vasi sulle panche.
      (a) Così uno esaminato nel processo degli Untori.
      (3) 11 buon senso v'era, ma ne ne stava nascosto per paura del senso comune. Muratori dice d'aver raccolto da molti Milanesi come alcuni de1 padri loro non avessero creduto alle unzioni. Noi ne adduciamo testimonii contemporanei. Il La Croce dice che - è cosa chiarissima c m più che manifesta, in modo che chi ptrlìnacemtnU la negaste uomo » ragionevole non si potrebbe affermare ¦•» p. 48. Tadini nella dedicazione asserisce che circa questo accidente sian itati varj li pensieri e rimprovera quelli li quali con frivoli ragioni ed esempj procurano impugnarle, e ricorda la varietà delli pensieri degli uomini circa al veneficio accompagnato con arte diabolica, .... ancorché molti speculativi esitassero. Altrove : Oggidì alcuni tengono eh* queste unzioni non fossero contagiose ni malefiche p. 111. Alcuni speculativi non credevano da principio cosa alcuna di questi accidenti di peste venefica « malefica... benché alcuni a lor mal costo sperimentavano poi il contrario... t per tale lo conobbero et confeisarno : se bene puoco doppo passato il timore et il male, mutarne pensiero, negando il veneficio et il maleficio p. j38. E il Cardinale Federigo in un MS. Fuere nonnulli qui fraudem venejìciumque inficiarentur. ld facile confutatur .... pauci juere itti, et prudentiorum sermonibus gravissime increpahantur.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina  Immagine

   

Processo originale degli untori
nella peste del 1630
di
1639 pagine 464

   

Pagina (12/464)






Pavia Casale Aresi Carlo Bossi Padiila Cordova Francia Bichelieu Dio Walienstein Untori Milanesi La Croce Cardinale Federigo Muratori Tadini