Processo originale degli untori di
vuoi pur trovare quaggiù un reo, contro cui sfogare il dispetto di patimenti che non crede di meritare.
Che se a questo modo di vedere proprio di tutti i tempi (e voi n'avete in pronto esempii vecchi e nuovi) s'intreccino altre accreditate illusioni, diffuse, radicate, e l'abitudine d'incaute credenze e di osservazioni trascurate, chi misurerà l'abisso ove pub giungere l'uomo? Gran lezione a coloro che hanno potere sull' opinione, agli scrittóri principalmente, ai maestri, ai preti, di non lasciar l'errore neppur là dove paja innocente, perchè lento stende le sue radici a danno delle utili piante, e i frutti sono sempre funestissimi. E appunto in quell'età il desiderio d'empiere. con gagliarde sensazioni il vuoto, abborrito dalla volontà, che restava nelle fantasie pei fallili interessi generali, la terribile vicissitudine di sfortunati eventi, la malizia di chi poteva, aveano ricondotto gl'Italiani a quel punto, in cui, come fanciulli, fossero guidati coll'au-tonta e la credulità non colla ragione. In ogni parte del sapere, mister»: filosofi, leggisti, teologanti a giurare sulla parola del maestro: rimanere conlenti a cause ridicola : ogni fenomeno spiegato con soprannaturali cagioni, miracoli o prestigi, santità o diavoleria : insultata o punita la ragione qualvolta rivendicasse i diritti suoi. Basti l'accennare l'opinione del,e streghe e della magia. I temporali, le malattie un po complicate, la sterilità de'campi o delle donne, fin quel naturalissimo effetto dell'innamorarsi, voleano. attribuirsi a maligno sguardo, a filtri, a. malie. Già avete potuto vedere in questi ragionamenti le prove di tutto ciò : ed anche 1* i folletti erano stati Visti coi proprii occhi: testimonii oculari aveano notato il tale e il tale nelle tregende (t): i tribunali, le pei>
(•) Vi ricordate di Benvenuto Olimi. — Oltre i libri di stregheria citati, è capolavoro in tal geuere il Compendiati maUJtearum stampato a Milano nel iGoft. Fra le io3 bolle di papi relative all'inquisizione, vanno distinte quella di Innocenzo Vili nel i484> dopo la qvale Unte furon le strigi, che nel solo elettorato di Treveri si condannarono per istregoni 65oo perone (V. Sprengcl, BtitrOg* «ir Ce-
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