Processo originale degli untori di

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      sone piti elevale n'erano convinte tanto, da seguitarne per un pajo di secoli legali, orrìbili, non interrotte carneficine; vittime oggidì compiante, non che dai generosi pochi, ma Gn da quelli che dispreizano altre vittime, cadute volontarie al-l'antiguardo della ragione progressiva. Che se oggi nessuno, se non forse qualche donnicciuola, crede vi sieno state le streghe, benché il fatto sia asserito da tanti, benché tante l'abbiano esse stesse confessato ai tribunali, non potremo anche noi credere che fossero del tutto un sogno quelle unzioni? Trovar una parete impiastrìcata, nulla di più facile massime allora. Chi la vide lo disse : mille altri asserirono averlo veduto anche loro : il fatto correndo per le bocche, misto allo, spavento, ingrandisce: si variano le circostanze così da parere diversi i fatti — ecco tutto. Che se si volesse credere ah meno la prima unzione, attribuendola a burla od altro, come poi spiegare quella continuazione? come il numero quasi in* finito di case unte ogni notte? ove si fabbricava tanta materia? chi ardiva diffonderla e in tal copia dopo che vedeansi dati ai più crudeli strazi!quelli che appena n'erano sospettati rei? Eppure anche queste cose sono tutte attestate eoa altrettanta asseveranza, (i)
      tchict* dtr MttUcin 8, i3) a.4 quella di Leon X nel i5ai ove ti dice che costoro, fra altre nefandità, ammazzano figliuoli per far loro «orti-legi. 3,° quella di Adriano VI, diretta nel i5a3 all'Inquisitore di Como, ove dice ewerii trovate molte persone che si pigliano a signore il dia-, volo, e con incantazioni offendano i giumenti, i frutti cc. quella di Sisto V nel iS85 contro la Geomanzia, Idromaiuta, Aereomanzia, Piromanzia, Onomanzia, Chiromanzìa, Necromanzia, contro chi fa patto colla morte descrivendo circoli « segni ecc. 5.° quella di Gregorio XV nel i6a3, ove si asserisce che dai costoro malefici!, se anche non venga la morte, ne seguono malattie, divorai, sterilità ecc. Più che tutte le leggi e le bolle giovò a sperdere affatto questa razza il non credervi.
      (i) Nettuno eh« tia untato può ntgart non tiino seguite tjuetU unzioni di ctntinaja di cote in Milano, ptr non diri U miglia/a e in tuuo il ducato. Tadini p. 118.


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Processo originale degli untori
nella peste del 1630
di
1639 pagine 464

   

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MttUcin Leon X Adriano VI Inquisitore Como Sisto V Geomanzia Idromaiuta Aereomanzia Piromanzia Onomanzia Chiromanzìa Necromanzia Gregorio XV Nettuno Milano Tadini