Processo originale degli untori di
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Et derùque agitar de Io. Bàttuta Sànguimeto campsore, reo constituto de subministrationc pecù-niarum ijs, qui dictum unguentum disseminarurU3 qui pariter prcestitit defensiones.
Et res sic se habet ulz. (')
(t) Iustruendosi processo contro alcuni rei di unzioni pestifere fatte in questa città, emersero alcuni indizii contro Don Giovanni Gaetano Padillia, cavaliere di San Giacomo., e capitano della cavalleria in questo stato di Milano, il quale per ciò fu arrestato, e per comando del Senato costituito reo d* aver con danaro dato incombenza a Giovanni Stefano Daniello di fare e spargere un unguento pestifero, per istermi-nio del popolo. Egli fece le sue difese, delle quali or si tratta la definitiva.
Trattasi pure di Carlo ,Vedano detto il Tcgnone, egualmente arrestato e costituito reo, perché al pronunziato effetto sia 6talo mediatore dell'amicizia fra il detto Don Giovanni e 1' ora defunto Giovanni Stefano Baruello, il quale avea confessato d'aver fatto t' unguento pestifero per comando di esso Don Giovanni, anche mediante danaro : e d'averlo dato a diverse persone ad oggetto di disseminarlo.
Lo stesso é pure imputato d'aver bastonato i suor genitori, del che pure esibì le difese.
Trattasi anche di Francesco Grione, detto il Saracco, pure arrestato e reo costituito di aver asperso col detto unguento, mediante danaro; il quale fece alcune difese.
Da ultimo trattasi di Giovanni Battista Sanguineto banchiere , imputato d'aver somministrato danaro a quelli che il predetto unguento disseminarono, il qua] pure offrì discolpe.
Gpiì su la cosa, copie si vedrà.
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Sànguimeto Iustruendosi Don Giovanni Gaetano Padillia San Giacomo Milano Senato Giovanni Stefano Daniello Carlo Vedano Tcgnone Don Giovanni Giovanni Stefano Baruello Don Giovanni Francesco Grione Saracco Giovanni Battista Sanguineto Giovanni Battista Sanguineto
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