Processo originale degli untori di

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      il feraiolo di panno cavellino, un ongarino di saglia nera, et il resto era quello, che mi trovo indosso.
      Interrogato* che dica liberamente la verità, se detto giorno di Venerd́ alla mattina porṭ il feraiolo di saglia.
      Respondit, Sig. ṇ, portai quello di panno sino alla sera.
      Ei dicto, che pure si legge in processo, che alla mattina porṭ il feraiolo di saglia nera, et che si muṭ di feraiolo, et porṭ quel'» cavellino.
      Respondit, dico, che non lo portai quello di saglia.
      Ad alias ait, Sig. ś, che l'ufficio mio vuole, che io porti sempre meco un libro, ̣ altra cosa da scriverli sopra.
      Interrogato, se quella mattina di Venerd́ haveva seco il libro.
      Respondit, non Io ṣ dire à V. S. non mi raccordo.
      Interrogato, sel'attioni, che fece quella mattina ricer-corno scrittura.
      Respondit, Signor ś.
      Interrogato, per qual causa donque hà detto, che non si raccorda d'haver havuto seco il libro.
      Respondit , è perche ne feci la memoria con uno quinternetto di creta, che porto, et poi il doppo disnare li reportai in quinternetto.
      Dettoli, perche causa portando seco il quinternetto non li scrive sopra d' esso, et non sopra quello di creta.
      Respondit, perche non ho tempo.
      Dettoli, perche fà doppia fatica.
      Respondit, perche bisogna farne una per il Laza-retto, et l'altra per lui, mà quella del Lazaretto, et quella del libro le faccio con commodità.


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Processo originale degli untori
nella peste del 1630
di
1639 pagine 464

   

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Venerd́ Sig Sig Venerd́ Laza-retto Lazaretto