Processo originale degli untori di
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parvum Notarji quorum untiarum trìum in circa, («) et è giallo, duro come l'oglio gelato di unguento.
Ad aliam ait, Signor si, che detto Barbiere è mio amico di bondì, et bon'anno.
Interrogato, con qual occasione detto Barbiere li diede detto onto.
Respondit, passai di là, e mi chiamò, e mi disse: hò poi da darvi un non so che, et dimandandoli io che cosa era, mi disse, che era non so chc onto, et io dissi, Si si verrò poi à tuorlo, et così da li à doi, ò tre dì me lo diede nel passando, et quando disse di darmelo ero per contro alla sua bottega, et lui era con tré, o quattro persone, quali adesso non hò à memoria chi si fossero , mà m'informarò da Matteo fruttarolo, che vende gam-bari al Carobbio, che all' hora era con me, che saprà dire chi erano, et quando disse, che haveva tal onto da darmi fù di sei, ò otto giorni prima della mia detentionc, et era passata l'Ave Maria della sira, che poteva essere mez'hora, ò un* hora di notte, et due giorni prima, ch'io ontassi là nella contrada della Vedrà de Cittadini, come già V. S. hà visto, ricevei l'onto da detto Barbiere, quale me lo diede mentre passai dalla sua bottegha la mattina avanti il disnare, in uno vasetto di vetro rotondo.
Interrogato, che cosa li disse quando li consignò detto vasetto di onto.
Respondit, mi disse, pigliate questo vasetto, et ungete le muraglie qui adietro, et poi venete da me, chc haverete una man de danari, et io li dimandai, chi mi havrebbe datto tali danari, et esso rispose ve li darò io.
(i) Mostrando il calamaio piccolo del Notajo, che pub tener tre oocie.
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