Processo originale degli untori di
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Cosi pigliai il vasetto, et lo misi in essecutione il Venerdì mattina seguente.
Interrogato 3 se detto Barbiere li disse per che causa facesse ongere.
Respondit, non mi disse niente; m'immagino bene, che detto onto fosse velenoso, e potesse nuocere alli corpi Immani, poiché la mattina seguente mi diede un' acqua da bevere, dicendomi, che mi sarei preservato dal veleno di tal onto, come in effetto io la bevei, qual acqua poteva essere un' onza, et mezza, ò due in circa, et non era ne bianca ne torbida, et mi pareva lambicata, é me la diede sù l'uschio della sua bottega, che risponde al Carobbio alla mattina circa le otto hore, et là proprio la bevei subito, et era in una ampolina di vetro, Subdcns, ex se ('), se lui ne fa incetta di quelle cose.
Interrogatus dicit, quando detto Barbiere mi diede detta acqua, mi disse, che la bevessi, perche haveva virtù tale, che mi havria preservato dal veleno di quell' onto, et dalla peste.
Ad aìiam ait, non hò avuto altr'onto, che quello hò detto, ne hò onto in altri luoghi, che là, dove lo dispensai tutto, che fu Venerdì mattina, come ho detto.
Interrogatus dicitj il vasetto nel quale era detto onto lo buttai via là nella Vedrà de Cittadini sotto il portico, che traversa la strada contro il muro della parte dell'hostaria, et si ruppe in cento fangaglie.
Ad alias ait, vedendo l'effetto credo, che detto Barbiere facesse detti onti, et acque à mal fine, che poi li fabrichi di suo capricio, overo à persuasione d'altri, io non lo sò, come anche non sò, eh' altri ne (abricano, ne
(i) Soggiungendo fra sé.
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