Processo originale degli untori di
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vasetto dell' onto, usci dall'uschio di dietro, et me lo diede.
Interrogatiti dicit, io non hò altro, che dire, et non hò mai trattato con detto barbiero, se non come hò detto, et mi promise una buona mano de danari, ma non hò ancora havuto niente.
Dettoli, che non è verisimile, che tri lui, et detto Barbiere sij passato più di quello hà detto, trattandosi di negotio grave, quale non si commette à persone se non di grande conGdenza, et perciò se non se si resol- ' vera di dire interamente la verità come ha promesso, se li fà protesta, che non se li serverà l'impunità promessa, ogni volta, che si trova diminuta la sodetta sua confessione , et non intiera di tutto quello è passato tra lui, et il detto Barbero, et per il contrario dicendo la verità puntualmente se li servarà l'impunità promessa.
Respondit, dirò a V. S. Doi dì inanti, che mi dasse Tonto, era detto Barbiero sul corso di Porta Ticinese con trò d'altri, et vedendomi passare,mi disse, Commissario, hò unJonto da darvi. Io li dissi, Volete darmelo adesso? lui mi disse di nò, et quando poi me Io diede, mi disse, che era onto da ongere le muraglie per far morir la gente, ma io non li dimandai se l'haveva provato.
Interrogato, che dica, che cosa era quella, che l'impediva, perche quando fù tormentato non potesse parlare, sicome nell'altro suo essame hà deposto.
Respondit, bisogna clic fosse quell' acqua, che mi diedero da bere, quale mi dissero, che era preservativo , Uè mi disse altro.
Ad alias ait, Signor sì, che tutto quello, che hò deposto contro detto Barbiere è la verità, et come tale glie Io mantenirò in faccia.
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