Processo originale degli untori di

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      ^74 nre 37. fuso i63o. Custos Carcerum Egr. Capitanci comparuit J et dixit (') sono stato avisato da Giacomo Scotto, qual è pregione col figliolo del Mora Barbiero, come detto figliuolo si è lasciato intendere, che se sarà chiamato dirà la verità.
      Et sic incontinenti introductus, et examinatus di-ctus Scottus cum iuramentoInqiùtj io sono slato pregato da quello figliuolo del Barbiere à farli levare li ferri, et havendoli io detto, che bisognava che dicesse la verità circa gì' onti, mi hà risposto, che voleva dire tutto quello che sapeva in materia de tali onti, et quel Piazza, che hieri ebbe la corda mi hà detto dimandassi al detto giovine se conosceva un tal Giussano, et se l'onto, che dava il Barbiere à detto Giussano faceva operatione, cioè guarire, ò morire, et detto Giovine rispose, che conosceva detto Giussano, mà non sapeva se detto onto facesse morire , ò guarire, et esso portava l'onto li dava suo padre al detto Giussano.
      Nescit ad quem finem prcedicta quwrcrat dictus Platea (a).
      Et il detto Giovine hà detto, che detto onto, che dava a detto Giussano tirava al baretino, et lo pagava trenta soldi 1' onza, et il medemo Piazza li fece ancora ricercare se era morto gente assai nella stanza del Gius-
      fi) E chiese s' esotninasser rarii testimoni! nominati, ma nessuno il fu. Esso Migliavacca esaminato, torturato , condannato , come si dirà a suo luogo.
      Il custode delle carceri di Giustizia comparve e disse
      (1) Non sa a qual (ine il Piazza gli aven chiesto esse cose.


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Processo originale degli untori
nella peste del 1630
di
1639 pagine 464

   

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