Processo originale degli untori di
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Respondit, Signor si, che è vero. Et ipso Io. Iacobo dicente, oh Dio misericordia, non si trovarà mai questo.
Et respondente dicto Gulielmo, et dicente * et io sono à questi termini per sostentarvi voi.
Et replicante dicto Io. Iacobo, non si trovarà maif non provarete mai d'esrer stato à casa mia.
Et perseverante dicto GuUelmo, et dicente non fossi mai stato in casa vostra, come vi son stato, che sono à questo termine per voi.
Et contrareplicante dicto Io. Iacobo, et dicente non si trovarà mai, che siate stato à casa mia.
Et ambobus perseverantibusj/uerunt consignaU etc. animo etc.
die 28. iunij.
Prccfatus Platea fiat introductus coram D. Auditore, qui ei dixit, il Barbiere hà detto, ch'io non sono mai stato à casa sua; V. S. essami ni Baldassar Litta, et Steffano Bozzo, quali sono informati, eh' io sono stato nella casa, et bottegha di detto Barbiere.
Prout die 29, eiusdem fuit vocatus, et examinatus Baldassar Litta in domo praf. D. Auditoris, et coram eo qui suo iuramentoDixitj conosco Gulielmo Piazza, e Gio. Giacomo Mora, e bisogna, che trà di loro vi fosse amicitia, perche più, e più volte hò visto il detto Gulielmo, il quale lià parlato con detto Mora, stando il Mora sopra uno delli uschij della sua bottegha, mà in casa, ne in bottegha di detto Mora non 1' hò mai visto, però à parlar insieme come hò detto li hò visti tré, ò quattro volte, et particolarmente una volta della settimana passata, che
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Dio Gulielmo GuUelmo Platea Auditore Barbiere Baldassar Litta Steffano Bozzo Barbiere Baldassar Litta Auditoris Gulielmo Piazza Gio Mora Gulielmo Mora Mora Mora GuUelmo Giacomo
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