Processo originale degli untori di
— 8tdepongono altri nel processo formato, il ehe ancora sì conosce per vero dalla prontezza sua in offerirli, et apparecchiarli il vaso di preservativo deposto nel suo precedente essame. '» ' ? ;¦ \ j» .<, • ¦ • »
Respondit, è ben vero , che il detto Commissario Piazza passa da lì spesso dalla mia bottega, mà non ha prattica di casa mia, nè di mè. « » r AEi dictOy che non solo è contrario al suo essame, mà ancora alla depositane d'altii testimoni}, et quello che più importa dalla confrontatone fatta con detto Piazza.
Respondit, non hà mai il detto Gulielmo pratticsto in casa mia, ne è stato in mia bottegha, fuori che in 'caso d' un serviciale: è ben vero, che pratticava detto Piazza su la bottegha del Fusaro mio vicino, et ivi stavano cianciando trà di loro.
Interrogato, ohe dica pariménte la verità per qual causa in tempo, che si f^ce. la visita della sua casa stracciò in tanti pezzi la scrittura, che hà poi riconosciuta per sua, essendo cosa verisimile, che à qualche fine ciò babbi fatto.
Respondit, era cosi in mano mia dattami dal Signor Auditore, et io la stracciai per non haverne più bisogno.
Dettoli, che non doveva stracciare detta scrittura à lui confidata dal Sig. Auditore, mà doveva conservarla nel stato, die li fù data, et non in faccia della giustizia scarparla, et sà che non deve haver ciò fatto senza mistero, e però dica à che fine ciò fece.
Respondit, io credei, che me l'havesse data come scrittura da niente.
Dettoli, ch'il Sig. Auditore li disse, che dovesse dire, che cosa era della ricetta.
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Commissario Piazza Piazza Gulielmo Piazza Fusaro Signor Auditore Sig Sig Auditore Auditore
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