Processo originale degli untori di
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sono raccordato, che il figliolo del Barbiere da me no* minato, lii detto ad uno de Scotti, che è qui pregione, che bave vano datto dell'onto ad uno de Giussani, ed ad altri, et che avuto detto onto sono morti, il che mi disse un giorno, ò doi doppo che sono nella pregione dove mi ritrovo, mi di che materia fosse composto quellon-to, io non lo sò, ne sò che alcuno babbi dato «1 detto Barbiere materia di far tal onto. '
Interr. se lui constituto li hà datto materia alcuna per far tal onto.
Resp. Signor nò.
Dettoli, che pure si legge in processo, che lui constituto , cosi concertato con detto Barbiere, li portò un vaso della materia, che esce della bocca de morti ape-stati per far l'onto adoperato per imbrattare le muraglie delle case per ottener il fine già detto, perciò dici se è vero, et per qual causa non l'ha deposto per godere ¦ ! : . . ' ,€ V. «/ iil dello Mora, dopo aver ratificata replicatamente la sua eoo-fessione, doversi bavargliene il vero senta tortura, acciocché meglio in detta confessione spieghi le cose già esposte, e se si possa gli autori, mandanti e complici di tanta enormità: poi finito l'esame, doversi costituir reo d'aver composto e dato a Guglielmo Piazza esso unguento mortifero, assegnandogli H termine di tre giorni a fare sue difese se voglia. Quanto ad esso Gug. Piazza doversi inchiedere se abbia qual cosa di più da aggiungere alia confessione fatta che con tutti venne paragonata e collazionata : e il Senato stimò che se risponda non aver nient' altro, debbasi pur dichiarare reo di aver unto in varj luoghi della Vedrà de' Gttadini in porta ticinese , assegnatogli egual termine a sue difese.
Il detto giorno, per esecuzione di quanto sopra, esaminato esso Piazza con suo giuramento dice
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Barbiere Scotti Giussani Barbiere Barbiere Mora Guglielmo Piazza Gug Senato Vedrà Gttadini Piazza Piazza
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