Processo originale degli untori di

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      — ritrattalo, perche havevano grandissima amicitia sopra la Piazza del Castello.
      Interrog. se sà il nome di quel Spagnuolo, col quale parlò il Barbiere alla sua presenza.
      Resp. se non m'inganno credo nominasse Don Pietro di. Saragozza. ... •
      Et scrvatis servandis tortura pwgavit infamiam , omniaque in hoc prcesend examine per eum deposita ratificanti, ajfirmando edam se neminem indebite gravasse etc.
      dicta ktiam die coram ut supraIterum exammatus dictus Io. Iacobus Mora Barbi-tonsor suo iuramento
      Inquit 0) quando io hò parlato al figliuolo del Sig. Castellano, tutte due le volte era così mezza mattina, et non si lasciava liberamente vedere, gettando la cappa al volto.
      Interrog. se sa, che da altri Banchieri sij stato per l'effetto sudetto pagato danari.
      Resp. suspirum emittens Signor nò.
      Ad alias ait, Sig. si, che sò, che vi è un Banchiere della parentella de Turconi, mà non sò in qual contrada stij, perche non sono mai stato in casa sua, mox post-quam aliquantulum cogitasset dixit, vi sono stato una volta A tuor quattro dople, et un' altra volta ne hò havuto altre quattro, et hora che mi raccordo saranno state da tré, o quattro volte.
      (i) E colle debite riserve, purgò l'infamia, e tutte le cose deposte in questo esame ratificò, affermando anche di non aver indebitamente gravato nessuno. — Di nuovo esaminato il barbiere Mora disse


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Processo originale degli untori
nella peste del 1630
di
1639 pagine 464

   

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