Processo originale degli untori di
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per farmi dar danari, quale non sò come habbi nome, ma è smcnzo in volto, vestito di nero., non molto grande, poco di volto, et poca poca barba, il colore non sò per esser barba pungente, et parla milanese, mi disse cbe dovessi andar dal Lucino, cioè andai dal Scrittore , et dimandai se era in casa il Signor Turcone, et il Scrittore mi disse, che non vi era, et io li dissi, che ero venuto per tuor danari d'ordine del Barbiere di P. T., et esso mi disse, Andate dal Lucino, che lui hà la commissione di pagarvi, et mi insegnò la casa di detto Lucino, qual è malossaro da cambij, et io li dissi se haveva commissione dal Sig. Turcone di pagarmi danari, et esso mi dimandò ch'io ero, et rispondendoli io, che ero mandato dal giovine del Sig. Turcone per tuor danari d'orari ine del Barbiero di P. T., lui cacciò mano li danari, et mi diede ia prima volta due dople, et quattro, ò sci ducatoni, et la seconda volta mi diede trenta, o quaranta ducatoni, compresi li primi danari della prima volta, dei quali io non li ne feci confesso, ma che il Lucino ne facesse scrittura non Io sò. Sono stato ancora in un' altra casa à tuor danari per questo effetto sopra il corso di P. N. all'incontro dell'Annonciata, in compagnia del Barbiero, ed ivi detto Barbiero alla presenza mia parlò con un giovine, che parlava forastiere , et li dimandò danari da parte di qud Don Pedro di Saragozza, et doppo il Barbiero con quel giovine, restando io alla pu-stcrla, andorono dentro in casa, et il Barbiero portò fuori delli danari, et à me diede pochi danari, doè otto, ò dieci dople in tant' oro, non dicendo quanti esso n'ha-vesse preso.
Interrogato se detto Barbiero portò ordine in scritto
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