Processo originale degli untori di

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      Responditj Signor nò, clic non è vero, ma se mi date li tormenti, perche io neghi questa particolarità, sarò forzato a dire, che è vero , benche npn sij, et se fosse vero, come è vero il resto, che hò confessato, Io direi, et sarei in obligatione di dirlo.
      DeUoti, che non si vole altro, che la verità.
      Resp. fendo, non hò havuto da loro cosa alcuna.
      Interrog. dichi con quali ingredienti fece l'onto il Baruello.
      Respondit, circa le a3 hore, et mezza venne à casa mia in P. T. detto Baruello, et perciò Gerolamo suo cognato con li suoi feraioli, et disse a me detto Baruello se havevo in casa del fuoco, et io dissi de sì, et lui soggiungendo disse, se era fuoco di carbone, et io dissi de sì, et all' hora detto Baruello con detto suo cognato cntrorono dentro nella cucina, posta di dietro alla mia bottegha, dove vi era il fuoco, et io li andai dietro, et viddi che detto Baruello levò di sotto al feraiolo di detto suo cognato una pignatta nuova, un amola di vetro con dentro certa robba, che pareva oglio, uno mantino con dentro della robba, che io non sapevo, che robba fosse, ma il Baruello mi disse per simili parole ; io sono diventato un zarlattano, questo mantino è pieno de zatti('), et bisse, et così viddi, che buttò ogni cosa nella delta pugnalta, nella quale vi mise ancora certe polveri, che io non sò che polveri siano, però la cosa delli zatti et bisse io non li viddi, et così tornai subito nella mia bottegha, restando in cucina detti Baruello, et suo cognato, dicens non è cucina, ma è un camarino, dove vi è una
      (j) Ciarlatano, rospi, bisce.


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Processo originale degli untori
nella peste del 1630
di
1639 pagine 464

   

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Uoti Baruello Baruello Gerolamo Baruello Baruello Baruello Baruello Baruello Ciarlatano