Processo originale degli untori di
— bovine è grande come me, sbarbato, vestito di panno de mischia, et è più tosto bianco di faccia che moretto , et se Io vedrò lo conoscerò.
Mi raccordo ancora, che quando il Baruello mi diede la prima volta dell' onto, me ne diede uno quadretto con otto cechini, et mi disse, che lo dovessi portare al Trentino da sua parte, come glielo portai, et promise detto Trentino, che havrebbe fatto ogni cosa, il qual Trentino non sò come habbi nome, mà tiene cavalli da vittura.
Interrogato, come sa,che il tutto depenna dal figliuolo del Signor Castellano.
Respondit!, io lo sò, perche il Baruello me l'ha detto molte volte con giusta verità , perche me l'lià replicato molte volte, et non hò altro da dire.
Dettoli, che guardi bene, e dica la verità.
Respondit nè hà havuto anche uno, che si chiama il Folcito, che scovava la corte di Sua Eccell. cioè hà havuto dell'onto, et glie lo diede il Baruello in mia presenza, et li ne diede una canevetta piena sopra il pa-squaro di S. Lorenzo circa un' hora di notte, almeno doi mesi et mezzo fà, et li diede cinque cechini, e veramente detto Baruello mi dava ad intendere, che era dormia, et promise detto Foletto d' andar per la Città ad ongere, et per segno viddi, che cominciò all'hora all'hora ad ongere nella stretta de vedraschi.
, Dicens V. S. sappi, eh' il Baruello la al piedi della nevera, andando verso la vigna del Tame, fece una foppa, et li nascose dentro forsi trecento scudi in tanti cechini alla mia presenza, li quali cechini detto Baruello mi disse, che li haveva havuti dal Cinquevie et dal Turcone, et la foppa la fece il Bertone, il che sarà stato un mese
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