Processo originale degli untori di

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      Interrog. dicit, un doppo disnaie circa le ventitiua hore, capitai alla bottegha di detto Foresaro posta vicino al Carobbio di P. T. e dissi à detto mio cognato se voleva venir & casa, e lui mi disse di nò, ma mi diede otto soldi, e mi disse, che dovessi andar all' hostaria à comprare un boccale di vino bianco, e perche mi fidassero l'amola, mi diede esso mio cognato uno martello, il quale lasciai in pegno ali' hoste, e così portai il vino bianco à casa di detto Foresaro , e poi viddi, che detto mio cognato haveva portato ivi una pignatta nuova , nella quale vodò detto vino bianco, e poi li mise dentro non sò che robbe, che haveva in uno palperò, che non sò poi che robbe fossero, perche non mi lasciava vedere li fatti suoi, e posta detta pignatta con detta robba sopra il carbone acceso la fece bollire, ha-vendola qualtata ben bene, in modo che non potesse sorare, mà sorava nè più, nè meno, e la stopò à torno à torno con delle pezze, che io andai à pigliar à casa, e doppo che ebbe bollito un' hora buona, tirò giù dal fuoco la detta pugnalta, e colò detta robba bolita [in un straz-zo , che io havevo portato da casa, e quella roba colata la mise poi in doi vasetti di vetro, e stopò detti vasetti con della eira credo di Spagna , e poi io li portai à casa sua.
      Interrog. se detto suo cognato mise in detta pignatta più di quello hà detto.
      Resp. non li mise altro.
      Interrog. se lui constituto fù sempre assistente à veder far detta robba.
      Resp. Sig. sì, salvo, clic nel mentre che boliva mi mandò à casa à pigliar delle pezze per stopir bene detta pugnalta, e per colar detta robba come hò detto.


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Processo originale degli untori
nella peste del 1630
di
1639 pagine 464

   

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