Processo originale degli untori di

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      sei ladri, e quattro j ò cinque volte nella sua bottegha., ma non in altro luogo, eh' io sappi.
      Ad aliam ait t non hò mai mangiato con detto Gerolamo in altri luoghi, che nelli sei ladri, e nella' sua bottegha.
      Dettoli, che avverta à dir la verità, perche consta, che lià mangiato con lui in altri luoghi.
      Resp. nou è vero.
      Dettoli; che consta, che anche hà mangiato con lui neir hostaria della Stella.
      Respondit postquam aliquantidum cogitasset ('), Signor sì, che è vero adesso che mi raccordo, una volta sola, clic saranno cinque mesi, e non saprei dire il giorno preciso, ma mi raccordo,che mangiassimo dimagro, et in particolare delle rane, et era con noi Pietro Va-cazza, e Pietro Gerolamo mio cognato.
      Interrog. come andorono così à mangiare a detta hostaria.
      Resp. il Vacazza era mio conoscente, e come quello , clie era sbarozore (a) da bestie andassimo al detto mercato, perche adesso, che mi raccordo era un giorno di Sab-bato, ma prima passando per P. T. tolessimo sù detto Gerolamo Foresaro, e credo spendessimo sedici soldi per caduno, la qual hostaria la faceva uno chiamato il Rosso, che vendeva gambari.
      Interrog. dicit, Sig. sì, che al nostro disnare vi fu presente una donna chiamala Meneghina.
      Ad alias ait, io li diedi da bere à detta donna un
      (1) Dopo alquanto pensato.
      (2) Bastrozzò} barattiere.


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Processo originale degli untori
nella peste del 1630
di
1639 pagine 464

   

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Gerolamo Stella Pietro Va-cazza Pietro Gerolamo Vacazza Sab-bato Gerolamo Foresaro Rosso Sig Meneghina Bastrozzò