Processo originale degli untori di
— 2IO -
clic non dubitasse, ma che dovesse dirmi, chi m'assicurava, che quest'onto non offendesse ancora me, et egli disse: Andite, e non dubitate, che tutti quelli, cheTadopra-no in mio servitio, non saranno offesi, e se per sorte dubitate, se beue non dovete dubitare, andate da qualche speciale, e pigliate in quindeci, ò venti soldi di triacca, e pigliatene ogni mattina, che non vi sarà pericolo alcuno. Nel qual vaso vi era una cosa, che pareva spuma, che puzzava malamente, e così lui partì verso la Piazza del Castello, e io con gì' altri tré, cioè detto Carlo , il Fontana , et il Tamburino andassimo verso P. T. sempre dietro al bastione, e per strada dimandai alli tré miei compagni, chi erano quelli vestiti alla francese, e detto Prete, e loro mi risposero, che erano gente calate à basso dalla Valtellina, ma non mi dissero li nomi, e di quelli due vestiti alla francese uno era vestito con un gippone di raso bianco , e li calzoni di panno cremesì, e 1' altro haveva un vestito tutto guarnito d'oro, così spesso, che non si vedeva di che cosa fosse, e tutti due havevano li stivalli, e il Prete-haveva barba nera, longa, et haveva una veste fino à mezza gamba, di statura commune, nè grasso, né magro, alquanto smorto in volto, e senza stivalli. Così divisando detti Carlo, Fontaua, Tamborino, et io arrivassimo à P. T. et ivi trattassimo dove dovevamo andar & cena, et andassimo à casa di detto messer Gerolamo cuoco, che stà a S. Marta delle Monache, ch'io havrei pagato per tutti, così si trattenessimo ncll' hostaria delli sei ladri, che poi andassimo a cena à casa di detto messer Gerolamo, et io pagai per tutti, e poi andassimo tulli a casa nostra, e la mattina seguente, levalo andai sopra la cassina della stalla, et ivi nascosi
| |
Andite Tadopra-no Piazza Castello Carlo Fontana Tamburino Prete Valtellina Prete-haveva Carlo Fontaua Tamborino Gerolamo S. Marta Monache Gerolamo Marta
|