Processo originale degli untori di
— a ig —
Palificato in modo, che non può offendere chi l'adopra. Andai poi à casa, e di li à poco tempo, che saranno scorsi dieci, ò dodeci in circa, fu preso il Foresaro, ma tre giorni prima andasse prigione mi restituì la canevetta grande vota, doppo preso, la sira li birri vennero à casa mia, e presero mio cognato, et io venni qui alla mattina alla pregione, perche il Sig. Podestà mi haveva fatto un precetto, che dovessi comparere quà alla mattina alla pregione, e li a basso trovai un mio compadre, chiamato Gio. Battista Besozzo, quale mi disse: Vien di sopra, che ti voglio mostrare un vasetto, che hanno trovalo in mezzo alle gambe alla moglie del Foresaro, e chiamatoli, se il Sig. Podestà era levato dal letlo, disse di nò, et io venuto di sopra mi condusse nell'anticamera, e mostratomi il vaso, riconobbi esser quel vasetino, che li havevo dall' io con dentro quella poca dormia, e per questo io pigliai animo di venire conforme al commando, e dissi al Sig. Besozzo : Quel vaseltino l'hò „datto io al Foresaro, et è dormia, e per sganare il Sig. Podestà, dissi à lui medemo doppo presentato , che in presenza sua io ne havrei mangiato, o ne dasse ad altri, che havrebbe veduto l'effetto, e detto Sig. Podestà mi disse, che dovessi tornar à casa , che quando fosse stato bisogno, m' havrebbe fallo chiamare, così me n'andai a casa, e quest' è quanto mi raccordo sin' bora , e se mi raccorderò di più, farò dimandare loro Signori, e dirò quello di più, che mi raccordarò, perche adesso sono mezzo balordo per il longo ragionare, e dimani dirò tutto quello di più mi sovenirà.
i63o. die ìa. septembris.
Iterwn examinatus corani me, et D. Auditore d. Baruellus suo juramento
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Foresaro Sig Gio Besozzo Vien Foresaro Sig Sig Foresaro Sig Sig Auditore Podestà Podestà Besozzo Podestà Podestà Baruellus
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