Processo originale degli untori di
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sliti alla Francese, e con detto Prete per il spacio di quattro Credo, e ritornando da me li viddi il fìaschctto in mano, che l'havesse mò nelle calce, ò che l'havesse havuto da quelli non lo posso sapere perche non lo viddi.
Ad aliam ait, doppo partito il figliolo del Sig. Ca- -stellano da me la prima volta, io, detto Carlo, il Fon-lana, et il Tamborino cominciassimo à discorrere frà di noi, cioè io li dimandai chi erano quelli vestiti alla Francese, e loro dissero, che erano discesi dalla Valtellina , e poi tutti m'essortorono à servir fedelmente al Sig. Don Gioanni, che altrimente non m' havrebbe lasciato sopravivere quarant'hore, e servendolo non mi havrebbe lasciato mancar danari, dicendomi ancora che queste erano cose secrete, e d'importanza, e di non far da burla, mà da dovero, ne li dissero altro intorno à questo particolare.
Dettoli, che dica un poco più esplicitamente le parole , che li disse il Sig. Don Gioanni.
Respondit, mi diede quel vaso con dire, chc me Io dava per far morire la gente, e m* insegnò il modo col quale dovessi ridurlo à perfettione, c poi mi disse, chc dovessi tenermi amico Gerolamo Foresaro, e che h. questo fine li dassi di quell' onto perche ongesse le forbice^ delle donne invece d* ongerli d'oglio, è poi mi commandò , che stassi secreto.
Dettoli, che dal ragionamento che di prima hà detto, che facesse con lui il Sig. Don Gioanni, e quello , chc dice hora, e confessa d'haver fatto vi è molta fliversità e clic perciò conviene, che si esplichi meglio, perche si possi cavar cosa accertata da quello, che dice, poiché nelj primo ragionamento chc dice esserli statto fatto dal Signor
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